Progettazione

Concorso all’Aquila, ecco come sarà la nuova scuola di Sassa firmata Set Architects

di Mariagrazia Barletta

Lo studio Set Architects di Roma, diretto dai giovani Lorenzo Catena, Onorato di Manno e Andrea Tanci (tutti under 35), è a un passo dall’aggiudicazione del concorso per la progettazione di un nuovo polo scolastico a Sassa, frazione dell'Aquila. Lo studio è ben noto per aver vinto nel 2015 il concorso internazionale per la realizzazione del Memoriale della Shoah di Bologna , poi inaugurato nel 2016. Il team “vincitore” (la classifica è ancora provvisoria), che include Marco Tropeano e Clara Tambasco, ha proposto cinque padiglioni nella natura, cinque edifici in legno disposti a scacchiera sul lotto a disposizione, in modo da dar vita a piazze tematiche fruibili anche dai cittadini.

Il concorso era stato lanciato lo scorso settembre dal Comune dell'Aquila attraverso la piattaforma Concorrimi dell'Ordine degli Architetti di Milano, con l'obiettivo di realizzare un nuovo polo scolastico che unisse l'asilo, la scuola primaria e la scuola media in un unico sito. Un'esigenza nata in seguito al sisma del 6 aprile 2009 che aveva reso inagibile il polo scolastico situato nella frazione di Sassa Scalo. Il nuovo polo è destinato ad accogliere gli studenti di più scuole, che oggi seguono le lezioni nei Musp (Moduli ad uso scolastico provvisori). La scelta dell'area e l'individuazione degli obiettivi principali da centrare scaturiscono da un percorso virtuoso, un iter partecipato, condotto dallo studio Mario Cucinella Architects, che ha coinvolto genitori, insegnanti e la popolazione locale. Gli input raccolti sono poi confluiti in un masterplan elaborato anch'esso dallo studio bolognese, con il supporto, per quanto riguarda il percorso partecipato, di Action Aid International Italia Onlus, e con la partecipazione dell'associazione ViviamolAq.

Il luogo prescelto si trova tra i centri storici delle frazioni di Sassa e Pagliare, in un'area circondata da campi agricoli, oggi in parte occupata dal Musp. I vincitori concepiscono il nuovo polo come una «fabbrica del sapere», come una nuova centralità capace di offrire nuovi servizi e luoghi di aggregazione. È il concetto, ormai diffuso, della scuola come centro civico e l'impianto planimetrico è al servizio di questo principio. Il polo è formato da cinque padiglioni di dimensioni modeste, disposti a scacchiera nel parco verde. Si ottiene così un'alternanza di spazi aperti pubblici, semi-pubblici e privati. Ciascuno dei cinque padiglioni ha una sua individualità funzionale. Un padiglione ospita la palestra, un altro la scuola d'infanzia, un altro ancora la primaria e poi ci sono la scuola media e al centro un edificio multifunzionale. Quest'ultimo, pensato come uno spazio ibrido e flessibile, contiene l'auditorium, la caffetteria e la mensa. Tra gli edifici si sviluppa un sistema di piazze nel verde che possono essere utilizzate dai cittadini negli orari extrascolastici. Il cuore pubblico della scuola è la piazza del benvenuto, che accoglie gli studenti per indirizzarli nei vari edifici per mezzo di percorsi all'aperto o protetti da porticati. C'è poi la piazza della conoscenza, ispirata alla piazza italiana, dove incontrarsi, socializzare o bere un caffè sotto il porticato del bar.

Connessa al foyer dell'auditorium, si presta all'organizzazione di eventi pubblici. La piazza didattica, invece, è pensata per ospitare eventi culturali; mentre quella dello sport, collocata nei pressi della palestra, è dotata di un'area attrezzata dove poter svolgere diverse tipologie di allenamento. Infine la piazza degli orti, caratterizzata da aree coltivate.
Il costo massimo dell'intervento, inclusa la dismissione del Musp, è fissato in circa 7,3 milioni di euro (Iva esclusa) ed è interamente coperto dalle risorse assegnate con decreto 48 del 2013 dal Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le risorse, dunque, ci sono, ma, come passaggio preliminare, occorre avviare la procedura per la variante urbanistica finalizzata alla modifica dell'attuale destinazione d'uso, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità ai fini espropriativi. Infatti, l'area che sarà occupata dal complesso scolastico e dalle relative aree di pertinenza non è interamente di proprietà del comune. Quanto al prosieguo del concorso, è previsto l'affidamento ai vincitori della progettazione definitiva ed esecutiva, ma prima la graduatoria deve diventare definitiva. A giudicare le 102 proposte partecipanti al primo grado e i cinque progetti finalisti è stata la giuria presieduta da Paolo Mezzalama, socio fondatore della società di architettura It's.

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