Appalti

Regolamento appalti, 12 gruppi al lavoro: nuovo testo entro il 31 gennaio

di Mauro Salerno

La commissione nominata dal Mit per mettere a punto il testo del regolamento appalti avrà tempo fino a fine mese per definire una nuova bozza da consegnare al ministro. La nuova scadenza - aggiornata rispetto a quella originaria del 15 dicembre che puntava a non sforare l'ambizioso termine messo nero su bianco nel decreto Sblocca-cantieri - è stata fissata in un nuovo provvedimento firmato dalla stessa De Micheli.

Dopo la pausa natalizia, la commissione di 13 esperti guidata dal consigliere di Stato Raffaele Greco (presidente di sezione) tornerà a riunirsi domani per esaminare il frutto del lavoro svolto dai vari sottogruppi a cui è stato affidato il compito di aggiornare il testo di 273 articoli messo a punto in autunno dai tecnici di Porta Pia. A questo punto è chiaro che quella primissima bozza - pur rimanendo alla base del lavoro - verrà pesantemente rivista, anche perchè in diversi punti - vedi ritorno dell'appalto integrato (addirittura sul preliminare), qualificazione, Bim dimenticato - non aveva mancato di sollevare le obiezioni e le proteste di tanti addetti ai lavori.

La riunione di domani servirà allora a fare il punto della situazione e raccogliere idee e impressioni sui testi messi a punto dai diversi sottogruppi che, dopo la consultazione degli operatori, stanno lavorando al nuovo testo. I 13 esperti sono stati divisi in ben 12 sottogruppi, incaricati di scrivere una parte specifica del provvedimento. In dettaglio le materie in cui è stato diviso l'articolato della prima bozza sono:

1) Ruolo e compiti del Rup
2) Progettazione e verifica del progetto
3) Sistema di qualificazione
4) Appalti sottosoglia
5) Direzione dei lavori e dell'esecuzione
6) Esecuzione dei contratti, contabilità, sospensioni e penali
7) Collaudo e verifica di conformità
8) Affidamento dei servizi di architettura e ingegneria
9) Beni culturali
10) Partenariato e concessioni
11) Settori speciali
12) Servizi e forniture

Dopo la riunione di domani la commissione dovrebbe tornare a riunirsi perlomeno un'altra volta prima del rilascio del testo finale, che comunque potrebbe subire ulteriori rimaneggiamenti.

Il lavoro della commissione non esaurirà, infatti, il lavoro sul regolamento che ha un iter di approvazione piuttosto lungo. Prima dell'approvazione definitiva, dopo il concerto dell'Economia e il vaglio in Conferenza Stato-Regioni, la bozza di Dpr dovrà superare due passaggi in Consiglio dei ministri, con parere del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari competenti.

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