Appalti

«Connettere l'Italia», l'eredità di Delrio è la politica unitaria dei trasporti

di Alessandro Arona

Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha firmato ieri tre decreti chiave per attuare la sua strategia in materia di pianificazione delle infrastrutture: dibattito pubblico, Linee guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche, Smart Road.

Il primo è una bozza di decreto ministeriale attuativo del codice appalti, che dovrà ottenere il "concerto" di altri ministeri prima del via libera finale, gli altri due sono provvedimenti di Delrio subito operativi. Il dibattito pubblico (debat public dal modello francese a cui si ispira) sarà obbligatorio per le opere sopra i 200 milioni di euro, e comunque su richiesta dell'amministrazione pubblica responsabile, degli enti locali coinvolti o di almeno 50mila cittadini. Sarà gestito da un soggetto terzo responsabile (ci sarà un albo sulla base della competenza professionale a gestire processi complessi di partecipazione) e tempi complessivi massimi (tra preparazione, svolgimento e conclusioni) di nove mesi. L'obiettivo è ampliare la trasparenza e la costruzione condivisa dei progetti di infrastrutture (compresa l'opzione zero), ma anche di procedere poi velocemente una volta presa la decisione.

Le Linee guida per la valutazione degli investimenti pubblici è un altro pezzo della svolta di Delrio in questi anni: dalle scelte "politiche" di quale opere siano prioritarie (è così da sempre in Italia) alle decisioni invece prese sulla base di analisi costi-benefici, valutazioni ex ante sulla fattibilità tecnica ed economica, analisi comparative di diverse alternative progettuali o dell'opzione zero. Le Linee guida impongono ora in modo tecnico a tutti i soggetti che propongono opere al Mit (Regioni, Comuni, privati, Anas, Rfi) i criteri e le tecniche con cui proporle e di fatto fornisce chiave di lettura di come il Ministero le valuterà ai fini del Documento pluriennale di pianificazione (Dpp), che indica le priorità.
Infine il decreto Smart Road, che detta linee guida tecniche per indicare a tutte le strutture del Ministero il seguente obiettivo: obbligare Anas e le concessionarie autostradali a progettare e realizzare tutte le nuove opere e le manutenzioni straordinarie inserendo le innovazioni "Smart Road", e cioè sensori di traffico, misure di sicurezza ad elevata tecnologia, wi-fi anche in viaggio, infomobilità, con la prospettiva dello sviluppo della mobilità dei veicoli senza conducente. Saranno coinvolte tutte le autostrade e 6.000 km di rete Anas principale.

CONNETTERE L'ITALIA
Dalla stagione delle Grandi Opere tout court alla stagione delle Opere Utili, grandi o piccole, per connettere l'Italia e far emergere il ruolo centrale per gli scambi da e per l'Europa. Il percorso che sta portando avanti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Ministro Graziano Delrio e la struttura tecnica di missione guidata da Ennio Cascetta è stato presentato ieri a Roma, all'Aula Magna dell'Università di Roma "La Sapienza" in un incontro dal titolo "Connettere l'Italia.

Delrio e Cascetta hanno chiarito le priorità dell'azione del Mit in materia in meteria di politiche dei trasporti.
Quattro le strategie chiave: 1) Integrazione modale e intermodalità, per favorire i trasporti sostenibili e ridurre l'uso della gomma. «Abbiamo messo al centro della programmazione la logistica - ha detto Delrio - un settore che vale 100 miliardi di euro di fatturato. Sono stati finanziati tutti i valichi e le connessioni porti-ferrovie». Ricordati anche la riforma dei porti, con i fast-corridor e lo sdoganamento in mare e l'accorpamento delle autorità portuali, e gli incentivi al ferro e all'intermodalità. Poi: 2) valorizzazione e manutenzione delle infrastrutture esistenti, prima di farne di nuove (aumento della manutenzione nei piani Anas e Ferrovie, sicurezza dighe e ferrovie regionali; 3) sviluppo urbano sostenibile (5,8 miliardi per il rinnovo di autobus locali e treni regionali, 13,6 miliardi per ferrovie regionali, metropolitane e tram). Solo alla fine il punto 4) selezione di opere utili, snelle e condivise. Proprio in questi giorni Delrio ha varato due decreti attuativi per lanciare il "dibattito pubblico" preventivo sulle opere di dimensione rilevante, e le Linee guida per la selezione delle priorità, con analisi di fattibilità e costi-benefici finora mai usate in Italia come strumento per la programmazione nazionaled delle infrastrutture.

«Nell'ultimo Def - ha ricordato Delrio - abbiamo indicato 108 opere o programmi prioritari per un valore di 110 miliardi di euro; l'85% di questi (circa 93,5 miliardi) è già stato finanziato, grazie allo sforzo dei governi Renzi e Gentiloni».

INVESTIMENTI FS
Fs Spa potrà mettere in campo nei prossimi anni investimenti per l'ammontare di 5-6 miliardi l'anno, in aumento quindi sugli investimenti del 2016, anno in cui è stata raggiunta la quota di 4,2 miliardi. Lo ha detto l'amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, a margine del convegno "Connettere l'Italia" e sottolineando che un tale sforzo di investimenti è possibile grazie alla "certezza di risorse" e alla "sintonia con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti". "Questo - ha sottolineato il top manager- consentirà di dare una marcia al Paese che non aveva da anni".
"Rfi - ha spiegato Mazzoncini- è il soggetto attuatore per la parte ferroviaria del piano di investimenti infrastrutturali. La certezza di risorse ci ha dato la possibilità di fare un piano
da 57 miliardi spostando il baricentro sulle linee regionali sulla base di una strategia condivisa". "La novità è che è tornato centrale il trasporto pubblico locale - ha proseguito Mazzoncini- . Non che le grandi infrastrutture non siano importanti ma sul tpl c'era un ritardo. Che andava colmato. Su questo c'è assonanza con il ministero e la strategia messa a punto dal piano industriale darà le gambe alle strategie del ministero. La certezza di risorse ci consente di pianificare nel lungo periodo e i risultati si stanno già vedendo".

La presentazione di Graziano Delrio

Ennio Cascetta: infrastrutture utili, investimenti e progetti

Esempi di project review

Giuseppe Catalano, il nuovo Tpl

Ivano Russo, la logistica

Pierluigi Coppola, la partecipazione

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