Appalti

Nuovo Codice, le commissioni parlamentari chiedono regole più stringenti sull'offerta più vantaggiosa

di Alessandro Arona

È arrivata nei tempi stretti annunciati la settimana scorsa la lettera congiunta dei presidenti delle Commissioni parlamentari competenti Altero Matteoli (Lavori pubblici del Senato) ed Ermete Realacci (Ambiente della Camera) con la quale si rende il parere sulle prime cinque Linee guida di attuazione del nuovo Codice appalti licenziate in via definitiva dall'Anac (Rup, servizi di progettazione, affidamenti sottosoglia, offerta più vantaggiosa, commisari di gara).
L'esame finale delle camere, e anche del Consiglio di Stato, non erano passaggi previsti dalla legge, sono stati decisi dall'Anac per "cortesia istituzionale", da una parte, e per rafforzare questa inedita attività di soft law costituita dalle linee guida, dall'altra.

Le due commissioni si sono riunite, negli uffici di presidenza, il 27 luglio, e ieri i due presidenti hanno inviato a Cantone una lettera che sintetizza «questioni e osservazioni puntuali sul contenuto degli schemi delle linee guida» emersi nel corso del dibattito.

Il punto è che la lettera, pur «nel rispetto delle reciproche competenze e in spirito di leale collaborazione istituzionale» (come si legge in premessa), non si tira indietro nel fare osservazioni e richieste rilevanti di modifica. A partire dalle linee guida relative all' Offerta economicamente più vantaggiosa (Oepv).

OFFERTA PIU' VANTAGGIOSA
Nel dibattito in commissione è emersa «l'esigenza di evitare prassi eccessivamente difformi o soggettive tra le varie stazioni appaltanti a fronte di fattispecie analoghe», e cioè di limitare in qualche modo la discrezionalità della Pa, rischio insito nel passaggio dal massimo ribasso all'Oepv (criterio obbligatorio nel nuovo Codice per i lavori sopra il milione di euro).
La lettera dei due presidenti evidenzia la necessità di «assicurare una disciplina quanto più possibile chiara e rigorosa, per evitare incertezze interpretative e applicative». Aggiungendo: «Si è chiesto quindi che le linee guida dell'ANAC forniscano indicazioni metodologiche più precise e stringenti per la scelta dei criteri e subcriteri di valutazione delle offerte, dei correlativi punteggi e subpunteggi (o pesi e subpesi) di ponderazione e delle tecniche di calcolo e aggregazione, considerando che il criterio di aggiudicazione dell'OEPV consente per sua natura un ampio ventaglio di scelte e che esistono nella prassi varie soluzioni tecnico-matematiche possibili».

Le commissioni hanno inoltre avanzato la preoccupazione che «attribuendo un peso eccessivo alla componente prezzo si possa eludere il principio di adeguata valorizzazione della componente qualitativa, riproponendo di fatto il criterio del minor prezzo (o del "massimo ribasso")» (si veda il caso del #bastabuche). Il Parlamento suggerisce dunque di «indicare nelle linee guida l'opportunità che le stazioni appaltanti fissino, per gli affidamenti in cui si faccia ricorso al criterio dell'OEPV espressa come miglior rapporto qualità/prezzo, pesi o punteggi molto ridotti per la componente prezzo».

Alla fine le commissioni chiedono dunque all'Anac «che tali indicazioni metodologiche, soprattutto ai fini della scelta dei criteri di valutazione e del peso/punteggio da attribuire, possano essere tradotte in istruzioni specifiche all'interno dei bandi-tipo che saranno presto emanati dall'ANAC».

Tuttoquesto sia come «aiuto alle stazioni appaltanti», sia come «elemento di trasparenza per gli operatori».

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (RUP)
I membri delle commissioni hanno espresso perplessità sulle soglie indicate nelle Linee guida Anac (titolo di studio ed esperienza richiesti per diversi importi di lavori su cui fare il Rup), chiedendo «criteri meno rigidi» e «valutando l'ipotesi di poter continuare a utilizzare, anche per contratti di importo più significativo, la specifica competenza professionale fino a oggi acquisita all'interno delle stazioni appaltanti da figure professionali in possesso di diploma (quali i geometri)».

Più prudenza si chiede anche sulla richiesta di avere la qualifica di "project manager" per i lavori «da svolgersi in particolari circostanze ambientali, climatiche, geologiche (ad esempio in aree sismiche, zone soggette ad alluvioni, zone con particolari caratteristiche orografiche)». Casistiche, queste nelle Linee guida Anac, che secondo le commissioni sono troppo ampie e generiche, rischiano cioè di imporre la qualifica di project manager per uno spetro troppo vasto di lavori.

SERVIZI DI ARCHITETTURA E INGEGNERIA
In questo caso le commissioni si limitano a osservare che sulla Gazzetta del 27 luglio (n. 174) il decreto del Ministro della giustizia 17 giugno 2016, contenente le tabelle dei corrispettivi dei servizi di progettazione, ai sensi dell'articolo 24, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016. «Di conseguenza - scrivono - questa parte dello schema dovrebbe essere riformulata per richiamare espressamente il decreto in questione».

COMMISSIONI DI GARA
Le Linee guida Anac prevedono per i commissari l'iscrizione a ordini o collegi professionali di appartenenza da almeno 5 anni o, nel caso di affidamenti di particolare complessità, da almeno 10 anni. I componenti delle commissioni hanno evidenziato come andrebbe considerata l'ipotesi di consentire l'iscrizione all'Albo anche a giovani laureati che abbiano seguito appositi corsi di formazione.

Nessuna osservazione compare nella lettera di Matteoli e Realacci sulle Linee guida Anac in materia di AFFIDAMENTO DI CONTRATTI SOTTOSOGLIA.

La lettera a Cantone dei presidenti Matteoli e Realacci

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