Progettazione

Napoli, a un team italo-spagnolo il maxi incarico per collegare stazione Av e metrò

di Mauro Salerno

Sarà un team a guida spagnola ma sostanzialmente presidiato da società di ingegneria italiane a occuparsi del progetto di fattibilità di un nuovo collegamento tra la stazione dell'Alta velocità di Afragola con la rete metropolitana di Napoli. Un progetto ad alto tasso di capacità connettiva, che restituirebbe anche un ruolo centrale al terminal disegnato da Zaha Hadid, che - a parte le linee sinuose del design architettonico - dal punto di vista trasportistico finora si è invece più che altro distinto per il rischio di guadagnarsi la pericolosa etichetta di cattedrale del deserto.

A cambiare le carte in tavola potrebbe essere il progetto appena aggiudicato dalla Regione Campania per lo studio di un nuovo collegamento capace di mettere in rete la stazione Av trasformandola in una nuova porta di ingresso alla rete metropolitana di Napoli connettendo, allo stesso tempo, tra loro la maggior parte dei Comuni della cintura nord-orientale della città favorendone l'accessibilità al capoluogo.

L'incarico messo all'asta con un valore base di 3,9 milioni è stato assegnato a un team guidato dalla società spagnola Idom, con Tecnosistem (engineering che ha maturato una lunga esperienza nelle infrastrutture ferroviarie) , Rocksoil (geotecnica e strutture interrate), Pasquale Milano (docente a Napoli, per la parte urbanistica) e Antonio Masturzo (criteri ambientali minimi). Il gruppo si aggiudicato l'incarico a un valore di 2,16 milioni, con un ribasso del 44,5% rispetto al prezzo di partenza.

Le ipotesi di percorso, spiegano i progettisti, ruotano attorno a tre "nodi capisaldi": la stazione Av di Afragola, il nodo Di Vittorio/Aeroporto, le stazioni Museo/Cavour.
Attorno a questi tre nodi verranno individuate le localizzazioni di tutte le altre stazioni intermedie che, quando possibile, avranno una distanza media inferiore al chilometro così da garantire una efficace "cucitura" intracomunale della rete.

«È un progetto strategico - dice Salvatore Rionero, amministratore delegato di Tecnosistem Spa - che inciderà fortemente sullo sviluppo sociale ed economico dell'intera regione. Partendo da questa consapevolezza, abbiamo dapprima lavorato alla costruzione di un gruppo di respiro internazionale in grado di affrontare una sfida così complessa e, successivamente, elaborato una proposta progettuale che riteniamo molto solida».

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