Progettazione

Lo studio italiano It's vince a Parigi la riconversione di un sito a Nanterre insieme a Eiffage

di Mariagrazia Barletta

(Immagine a destra: render del progetto dello studio Posto29 Architecte, vincitore della call Inventons la métropole du Grand Paris per riqualificare il conservatorio a Villemomble)
Terreni incolti, spazi al centro delle città, luoghi inseriti all'interno di eco-quartieri o di parchi tecnologici, complessi sportivi per le Olimpiadi 2024, terreni in aree in via di sviluppo e architetture di grande pregio. Tra queste la stazione Lisch, una struttura in mattoni e carpenteria metallica realizzata per l'Esposizione universale del 1878 ai piedi della Tour Eiffel e poi trasferita ad Asnierès per diventare la stazione capolinea della linea elettrica che partiva da Parigi-Saint-Lazare.

Sono in tutto 23 i siti, distribuiti tra Parigi e i comuni satellite, che saranno reinventati a partire dalle idee di progettisti che, con investitori e promotori, si sono aggiudicati la seconda edizione di Inventons la métropole du Grand Paris, la call lanciata a maggio 2018 dalla Métropole du Grand Paris per mettere in atto un maxi-piano di rigenerazione dell'hinterland parigino e accelerare sulla realizzazione di strategie a medio termine che i 131 comuni condividono rispetto ai temi dell'ambiente, dell'abitare e dello sviluppo economico. Un piano che punta sull'innovazione e sull'intervento dei privati, pronti a investire, con questa seconda edizione della call, 2 miliardi di euro (che vanno ad aggiungersi ai sette della prima edizione) per rigenerare 475mila mq di superfici da destinare a nuove funzioni. Secondo le stime, durante le fasi di cantiere, saranno impegnati complessivamente 15mila lavoratori; al termine, le attività economiche che si insedieranno si stima genereranno 7.500 occupati.

I vincitori sono stati svelati il 19 giugno a Parigi da Patrick Ollier, presidente della Métropole du Grand Paris . Tra questi vi è lo studio It's di Alessandro Cambi, Francesco Marinelli e Paolo Mezzalama con sedi a Roma, Ginevra e Parigi, che, con gli investitori Eiffage (tra i principali gruppi del settore delle costruzioni in Francia, attivo anche in ambito immobiliare) e Le Pôle universitaire Léonard-de-Vinci (futuro utilizzatore del sito), si è aggiudicato la call per la rigenerazione di un sito a Nanterre, poco distante dal quartiere d'affari della Ville Lumière, La Défense. Punto focale: la trasformazione dell'area (di quasi 11mila mq) a partire dal recupero della Scuola di Architettura di Nanterre, un edificio dei primi anni Settanta, oggi di proprietà del ministero dell'Economia, considerato di grande interesse per il suo carattere sperimentale. L'architetto che lo concepì: Jacques Kalisz decise di testare le possibilità delle strutture di acciaio, i sistemi prefabbricati, in una struttura ispirata ai principi biologici, composta da moduli quadrati, affiancati come cellule attorno a dei nuclei, identificabili con dei patii interni. Una struttura caratterizzata da piante libere, che poteva evolvere come un organismo vivente, crescere per aggregazione, adattandosi nel tempo ai cambiamenti.

Il progetto dello studio It's si basa sul recupero dell'antica scuola. L'idea iniziale di Kalisz di pensare l'edificio come estensione naturale del parco in cui si inserisce, diventa il principio fondante del progetto di recupero e di ampliamento. L'edificio viene riconnesso al contesto attraverso un sistema di percorsi, e la scuola, ripensata in termini architettonici e programmatici, diventa sede del polo universitario Léonard-de-Vinci, attualmente dislocato a Paris-La Défense. La struttura originaria viene ampliata con tre nuovi volumi che vanno a conformare una piazza coperta. A questo livello una serie di funzioni rende gli edifici permeabili: una caffetteria, aree per lo sport e locali per le associazioni. A rafforzare la continuità tra parco ed edificio è la vegetazione che penetra tra i patii, nelle zone intorno alla architetture, nella piazza coperta, salendo fino alle terrazze. I nuovi edifici destinati alle aule sono stati concepiti come spazi riconfigurabili nel tempo, in coerenza con i principi "biologici" a cui si è ispirato Kalisz.

Oltre allo studio It's, un altro italiano si è aggiudicato la call. Si tratta di Andrea Balistreri, alla guida dello studio, con base a Parigi, Posto29 Architecte , che ha presentato un progetto per la riqualificazione dell'area dell'antico conservatorio a Villemomble, insieme all'investitore Pitch Promotion . Rispondere alla domanda di alloggi per anziani alla ricerca di connessioni sociali e di servizi adeguati, offrendo spazi eccellenti per qualità ambientale e dotati di servizi pensati ad hoc, è quanto previsto dai vincitori. Il progetto intende anche fare leva sul tessuto associativo esistente con l'obiettivo di creare un modello per la vita comunitaria, basato sulla comunicazione intergenerazionale. Come sempre, la call ha attirato anche i grandi nomi dell'architettura, tra questi Elizabeth e Christian de Portzamparc, che hanno proposto un complesso a destinazione prevalentemente terziaria a Clichy-la-Garenne e Kengo Kuma, che ha vinto con un edificio basato sui principi dell'economia circolare da realizzare a Parigi al confine con il boulevard Périphérique.

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