Appalti

Investimenti/2. Cratere sisma 2009: 91 milioni per gli «aggregati» privati in 150 comuni

Fondi pronto cassa trasferiti dal Mef. Raffaello Fico (Usrc): pronti a partire 10 milioni di progetti di ricostruzione privata

di Massimo Frontera

Il ministero dell'Economia ha trasferito nella disponibilità della cassa dell'Ufficio della ricostruzione post sisma 2009 dei comuni del cratere 91 milioni di euro, 78 milioni per i comuni del cratere e 13 per i comuni fuori dal cratere. Risorse fresche che da tempo si attendeva per mandare avanti la ricostruzione privata e in particolare gli "aggregati" abitativi nei comuni danneggiati dal terremoto di 11 anni fa. Non dunque case isolate, ma i raggruppamenti con più unità abitative, tipiche dei centri storici dei borghi appenninici, risultato di addizioni e stratificazioni secolari.

«Le risorse - spiega Raffaello Fico a capo dell'Ufficio per la ricostruzione post sisma 2009 dei comuni del cratere - vanno a circa 150 comuni, dentro e fuori il cratere, fatta esclusione per il comune dell'Aquila. Dei 91 milioni trasferiti dal ministero dell'Economia, 78 milioni andranno ai 56 comuni del cratere, sulle tre province dell'Aquila, Pescara e Teramo, che sono anche quelli maggiormente danneggiati». I soldi consentiranno di realizzare circa un centinaio di interventi di ricostruzione privati, in quanto, spiega Fico, «ogni intervento di un aggregato complesso 'cuba' in media un milione di euro». La ricostruzione privata nei 56 comuni del cratere, informa Fico, è arrivata al 40% circa, con valori però disomogenei tra i diversi paesi, con comuni rimasti molto indietro e altri che invece hanno quasi completato la ricostruzione. Una delle ragioni, spiega il capo dell'Ufficio speciale, sta nel fatto che 12 dei 56 comuni del cratere hanno subito danni anche dal sisma del 2016. E dal momento che le due ricostruzioni 2009 e 2016 hanno un diverso criterio di contribuzione, è stato necessario un intervento chiarificatore - arrivato solo recentemente - per stabilire, quale tra le due strutture di missione dovesse finanziare il maggior danno.

Per questo motivo, «saranno principalmente questi 12 comuni con il 'doppio danno' più in ritardo nella ricostruzione a beneficiare per primi delle nuove risorse», conclude Fico, ferma restando la contribuzione "complementare" che dovrà arrivare dalla struttura di missione per la ricostruzione del Centro Italia guidata da Giovanni Legnini. I primi "tiraggi", informa sempre Raffaello Fico, non si faranno attendere: «aspettiamo queste risorse da cinque mesi; già da lunedì prossimo (oggi per chi legge, ndr) partiremo, e i primi 10 milioni andranno via rapidamente».

«Siamo molto soddisfatti - sottolinea Fabrizio Curcio, capodipartimento di Casa Italia e responsabile della struttura di missione per la ricostruzione dell'Aquila - perché in questi giorni ci siamo impegnati tanto insieme agli Uffici speciali per la ricostruzione, per fare in modo che il ministero dell'economia e delle finanze trasferisse le risorse». «Risorse - aggiunge Curcio - che rappresentano una spinta ulteriore a favore dei cittadini per la ricostruzione privata che in Abruzzo è già a buon punto». L'intervento sulla ricostruzione privata è arrivato a pochi giorni di distanza dall'assegnazione da parte del Cipe, lo scorso 14 maggio di altri 92 milioni per la ricostruzione pubblica e per il progetto Restart con diverse iniziativa e a favore dello sviluppo e del turismo nel territorio colpito dal sisma del 2009.

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