Appalti

Covid in cantiere, l'economia reale presenta il conto: a marzo la produzione crolla del 36,2%

Il dato congiunturale abbatte anche la media del trimestre: -6,8%. Istat: calo senza precedenti. In Ue...

di M.Fr. e Al.Le.

L'impatto del Covid sulla produzione delle costruzioni è stata pesantissima. Per il mese di marzo l' Istat stima un crollo del 36,2% congiunturale (destagionalizzato). Il crollo trascina al ribasso anche la media del trimestre che scende del -6,8% rispetto al trimestre precedente. Altrettanto pesante anche il crollo della produzione su base annuale, pari a -33,1% grezzo e a -35,4% corretto per gli effetti del calendario, rispetto a marzo 2019.

Commentando il dato, l'Istat lo definisce «senza precedenti». In particolare, l'indice annuale corretto per gli effetti di calendario «mostra una diminuzione che è la maggiore della serie storica disponibile (con inizio nel 1995), superando per entità la contrazione, già consistente, registrata nel corso della crisi del 2008-2009 e, successivamente, nel 2012-2013». Altrettanto «eccezionale» anche la caduta dell'indice destagionalizzato in termini mensili.

Nonostante i dati marzo siano un pessima notizia (anche se prevedibile), il fatto che sia stato possibile raccogliere sufficienti informazioni per elaborarlo rappresenta un aspetto incoraggiante. «Nel quadro dell'emergenza sanitaria in corso - spiega infatti l'Istat - la raccolta delle informazioni che consentono di calcolare l'indice di produzione delle costruzioni ha avuto un esito positivo. In particolare, la rilevazione sulle casse edili nel complesso si è svolta con gli esiti consueti in termini di tasso di risposta». «Inoltre, le azioni messe in atto per fare fronte a queste perturbazioni nella fase di raccolta dei dati hanno consentito di elaborare e diffondere gli indici».

Unione Europea
Molto male l'edilizia anche in Europa. A marzo la produzione nel settore delle costruzioni nella zona euro è calata del 14,1%, nella Ue del 12% rispetto a febbraio, quando era caduta dello 0,5% e dello 0,2%. Rispetto a un anno prima, -15,4% e -13,4%. Lo indica Eurostat. Rispetto a febbraio in Francia il calo più forte, -40,2%, seguita dall'Italia (a marzo 2019 Francia -41,2%).

Nell'area dell'euro a marzo di quest'anno, rispetto a febbraio, la produzione di opere di ingegneria civile è diminuita del 16% e quella di palazzi del 14%. Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Romania (+2,1%), Germania (+1,8%) e Olanda (+1,5%). Rispetto a marzo 2019, nell'area dell'euro l'attività per le opere di ingegneria civile è diminuita del 17,2% e per la costruzione di case del 15,2%. Nella Ue 14,9% e 13,3%. Aumenti più elevati sono stati osservati in Romania (+28,1%), Germania (+5,1%), Polonia e Finlandia (+1,5%).

La nota dell'Istat

La nota dell'Istat

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