Appalti

Dl Rilancio/3. Le misure del Mit «traslocano» al decreto Semplificazioni

De Micheli: scelta politica. Sull'accelerazione dei contratti di programma Fs e Anas «questione tecnica da sciogliere»

di Massimo Frontera

«Nel primo caso il motivo è una decisione politica, nel secondo caso c'è da risolvere un aspetto tecnico». Il giorno dopo l'appovazione in Consiglio dei ministri del Dl Rilancio - la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli spiega perché nell'ultimo testo entrato in Consiglio dei ministri siano scomparse due tra le misure - importanti e di rilievo - predisposte da Porta Pia .

Norme appalti "sostanzialmente definite"
Le norme "missing" erano attese fortemente dalle imprese: snellimenti sugli appalti e accelerazione degli aggiornamenti dei contratti di programma di Anas e Ferrovie. Nel primo caso di tratta di una serie di modifiche al codice dei contratti , molto circoscritte e puntuali, volte a tutelare le imprese dallo tsunami Covid, assicurando un livello minimo di liquidità per i lavori in corso e per quelli da appaltare nei prossimi mesi. Tra queste misure c'è per esempio l'anticipazione elevata al 30% (invece che al 20%) e la cauzione provvisoria dimezzata all'1% (con possibilità per la stazione appaltante di incrementarla all'1,5% o abbassarla ulteriormente allo 0,5%). Di questo pacchetto faceva parte anche una norma di puro buon senso che, superando le rigidità del codice appalti, consentiva la monetizzazione e liquidazione di tutte le lavorazioni eseguite dall'impresa nei lavori brutalmente interrotti dal Covid. Norma peraltro suggerita dall'Autorità Anticorruzione. «Le norme - ha spiegato ieri la ministra nella conferenza stampa convocata per illustrare le novità del Dl Rilancio - le abbiamo sostanzialmente definite e andranno nel Dl Semplificazioni, quindi tra 15 giorni saranno in Gazzetta Ufficiale».

Accelerazione contratti di programma Fs e Anas
Se nel caso delle norme sugli appalti la scelta di farle salire sul prossimo treno del Dl Semplificazioni è stata «politica», nel caso dell'accelerazione dei contratti di programma di Anas e Ferrovie, la ragione del rinvio è tecnica. «Sulla norma per l'aggiornamento dei contratti di programma di Anas e Ferrovie c'è un punto tecnico da sciogliere: se si riesce a sciogliere rapidamente bene, altrimenti sarà anche questo (come le misure su appalti, ndr) oggetto del Dl Semplificazioni, tra 15 giorni», ha riferito la ministra. «Dico 15 giorni - ha aggiunto De Micheli riferendosi al prossimo Dl Semplificazioni - ma mi auguro, insieme al presidente, al ministro dell'Economia e ai capigruppo della maggioranza, di arrivare prima». «Comunque - ha ribadito - l'impegno è preso e le misure saranno realizzate».

Ance: dietrofront inspiegabile
L'assenza delle due misure non è passata inosservata dall'Ance, che ieri per bocca del suo presidente, Gabriele Buia, ha parlato di un «dietrofront inspiegabile». E oggi l'associazione dei costruttori torna sulla questione, con un intervento durissimo affidato a Edilizia e Territorio - a firma di Edoardo Bianchi e Antonio Ciucci, rispettivamente vicepresidente Opere pubbliche dell'Ance e vicepresidente Opere pubbliche dell'Acer - in cui trapela tutto lo scontento, la rabbia e lo sconforto della categoria.

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