Appalti

Gualtieri: venerdì in Cdm commissari per sbloccare le opere e revisione codice appalti

Il ministro dell'Economia annuncia le misure per rilanciare gli investimenti inserite nel nuovo Dl da 12 miliardi contro l'emergenza Coronavirus

di Mauro Salerno

Ci saranno anche le prime misure per sbloccare le infrastrutture in panne tramite i commissari straordinari nel decreto per arginare gli effetti economici dell'emergenza Coronavirus. Il decreto metterà in campo misure per 12 miliardi sul fronte sanitario, dell'aiuto alle imprese con misure relative alla cassa integrazione straordinaria, ai finanziamenti e al rinvio/sospensione degli adempimenti fiscali e contributivi. Accanto a questo un importante capitolo sarà dedicato alle infrastrutture. La conferma è arrivata direttamente dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, ascoltato ieri in audizione dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

«Il decreto che sarà approvato entro la settimana, probabilmente già venerdì - ha annunciato Gualtieri in Parlamento - conterrà misure per accelerare e sbloccare gli investimenti già programmati e finanziati». L'idea, ha confermato Gualtieri, anche per rispondere in qualche modo alle obiezioni sollevatie nei giorni scorsi dal mondo imprenditoriale, «è quella di accelerare le procedure amministrative previste nell'iter successivo alla decisione politica, mantenendo i controlli necessari, ma evitando la ridondanza degli atti amministrativi». Gualteri ha anche annunciato che il governo sta «lavorando nel contempo» ad «alleggerire le norme del codice appalti con l'obiettivo di arrivare a procedure più snelle come consentito dalle normative europee».

Il Governo ha chiesto al Parlamento di autorizzare uno stanziamento «fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 miliardi in termini di stanziamento», ma il provvedimento dovrebbe avere una portata limitata a 12. Le risorse rimanenti, ha spiegato poi il ministro, - serviranno a far fronte ad ulteriori necessità o a «sostenere la ripresa una volta che l'emergenza auspicabilmente sarà stata superata».

Investimenti a parte, nel decreto troveranno spazio misure a sostegno del lavoro e delle imprese. In primo luogo, «ci sarà un potenziamento della Cassa integrazione straordinaria in tutti i settori, anche per le imprese con meno di cinque dipendenti e anche con riferimento ai lavoratori a tempo determinato». Verrà anche potenziato il Fondo centrale di garanzia a sostegno delle Pmi. Si tratta «del più grande strumento di agevolazione che garantisce ad oggi finanziamenti bancari per 40 miliardi in favore del sistema delle imprese». «Il Fondo - ha rilevato il ministro - sarà esteso con accesso gratuito su tutto il territorio nazionale, saranno prolungate le garanzie prestate e sarà possibile aumentare le percentuali di garanzia in specifiche aree e filiere».

Sul piano fiscale «prevediamo di posticipare una serie di adempimenti per venire incontro alle oggettive difficoltà di contribuenti e operatori. D'altro lato, per assicurare un adeguato sostegno alle aziende e ai lavoratori autonomi colpiti dagli effetti dell'emergenza sanitaria, in termini di riduzione del livello di attività e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidità, potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro».

Aumentati da uno a sette miliardi le risorse di Sace e Cdp destinate al sostentamento delle imprese. Quattro miliardi, ha spiegato Gualtieri, «saranno destinati ad aiuti per l'export». Altri tre miliardi per finanziare «tassi calmierati per le Pmi».

Le proposte dei costruttori
In parte sovrapponibili con quelle annunciate da Gualtieri, le proposte avanzate dalle associazioni imprendiitoriali del settore costruzioni (Ance, Alleanza delle cooperative, Anaepa Confartigianato, Casartigiani, Claai, Cna costruzioni e Confapi Aniem) . Quattro le azioni da prendere subito secondo le imprese:

1.Ampliare i limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto il territorio nazionale per l'anno in corso;
2.Sospensione di tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali e assistenziali in scadenza;
3.Garantire liquidità alle imprese con una moratoria effettiva di tutti i debiti e ampliamento del raggio di azione della sezione edilizia del Fondo di garanzia Pmi, bloccata da quasi un anno;
4.Garantire pagamenti immediati, per gli appalti pubblici in corso di esecuzione, ove sia possibile proseguire le attività in piena sicurezza, fino alla cessazione dello stato di emergenza con obbligo di adozione mensile di Stato di Avanzamento Lavori (Sal) e immediata partenza dei lavori già aggiudicati.

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