Appalti

Fondo salva opere, il nuovo termine per le istanze è il 24 gennaio

di Massimo Frontera

Il ministero delle Infrastrutture cerca di risolvere il pasticcio sul Fondo salva opere. Il decreto attuativo, pubblicato lo scorso 16 dicembre in Gazzetta , indicava il termine del 10 dicembre per l'invio della richiesta al Mit. Di fronte all'impossibilità per i beneficiari di avere accesso alle risorse, il Mit ha elaborato la soluzione, affidata a un decreto firmato ieri, 19 dicembre, dal capo della competente direzione del Mit (Edilizia statale), con ulteriori istruzioni operative e nuovi termini relativi ai vari adempimenti.

La novità più importante è il superamento del termine del 10 dicembre, che - essendo «già decorso» - viene sostituito dal nuovo termine del 24 gennaio 2020, entro il quale i creditori presentano l'istanza alle amministrazioni aggiudicatrici. A loro volta, queste inviano al Mit la certificazione del credito entro il successivo 14 febbraio 2020. L'ultima data importante che si legge nel decreto del Mit è quella entro cui predisporre il «piano di ripartizione» delle risorse, fissato al 1° aprile 2020.

Per quanto riguarda le amministrazioni, il decreto del Mit informa che in caso di «mutamento soggettivo del rapporto obbligatorio» le nuove richieste successive alla precedenti certificazioni dei crediti vanno inviate al Mit entro dieci giorni dal «perfezionamento della modifica soggettiva del rapporto obbligatorio».

Il decreto del Mit sul Fondo salva opere

Il decreto del Mit con i nuovi termini del Fondo salva opere

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