La beffa del Fondo salva opere: il decreto Mit appena pubblicato è già scaduto
Se l'attenzione alle imprese vittime della crisi dei rispettivi main contractors dovesse misurarsi dall'iter che ha caratterizzato il cosiddetto fondo salva opere, lo sconforto sarebbe giustificato: non è bastato aver ritardato la norma passandola da un decreto legge all'altro (Dl sblocca-cantieri e Dl Crescita) ; non è bastato il restyling notturno in cui sono state eliminate tutte le misure che puntavano alla tempestività dei pagamenti alle imprese danneggiate ; non è bastato aver previsto una dotazione di 45,5 milioni, largamente sottodimensionata rispetto al bisogno, stimato dall'Ance in «dieci volte tanto» . Su questa torta è arrivata anche la classica "ciliegina".
Il Dm (la cui uscita era stata peraltro annunciata pochi giorni prima dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli) - riserva infatti una sorpresa - amara - alle imprese che attendevano da mesi l'operatività del fondo. La beffa è contenuta nell'articolo 4, quello che riguarda l'erogazione delle risorse, e più precisamente il comma 4, dove è indicata la scadenza per l'invio delle richieste di ristoro da parte delle imprese. «I creditori - si legge nel testo - presentano, entro il 10 dicembre 2019, l'istanza» per ottenere (in parte) i crediti vantati. Entro il 10 dicembre: un termine tempestivo. Anche troppo, visto che il Dm (datato 12 novembre) è apparso sulla Gazzetta Ufficiale solo il 16 dicembre, dunque a tempo scaduto.
Con la conseguenza che il Dm "attuativo" del Mit resta inefficace, almeno per quanto il trascurabile dettaglio della sua utilità da parte dei beneficiari. E ora? Il ministero delle Infrastrutture dovrà provvedere con un nuovo atto. Non è dato sapere se basterà una circolare interpretativa (nulla viene detto dal Dm in caso di invio delle istanze oltre il termine del 10 dicembre), una rettifica o una errata corrige, oppure se invece sarà necessario un nuovo Dm "correttivo" con l'indicazione di una nuova scadenza. A questo punto nel prossimo anno.
Il provvedimento del Mit pubblicato in Gazzetta
Il decreto Mit sul Fondo salva opere