Appalti

Offerta anomala, per le giustificazioni non condivise dalla Pa servono motivazioni «forti»

a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Gara pubblica – Aggiudicazione – Impugnazione – legittimazione – Solo dei partecipanti – Deroga - Atti di indizione – Affidamento in via diretta – Clausola immediatamente escludente
Se è vero che l'esito di una procedura di gara è impugnabile solamente da colui che vi ha partecipato, è pur vero che a tale regola generale si deroga allorché l'operatore contesti in radice l'indizione della gara ovvero all'inverso contesti che una gara sia mancata, avendo l'amministrazione disposto l'affidamento in via diretta del contratto, ovvero ancora impugni direttamente le clausole del bando assumendone l'immediato carattere escludente: in tali ipotesi infatti la presentazione della domanda di partecipazione costituirebbe un inutile adempimento formale, privo della benché minima utilità in funzione giustiziale.
Consiglio di Stato, Sezione 5, Sentenza 27 novembre 2019, n. 8088

Gara pubblica - Appalto di servizi - Durata e rinnovo - Impugnazione dell'aggiudicazione - Rigetto - Verifica di anomalia dell'offerta - Congruità - Costo del lavoro - Scostamenti dalle tabelle ministeriali
La valutazione favorevole circa le giustificazioni dell'offerta sospetta di anomalia non richiede un particolare onere motivazionale, mentre è richiesta una motivazione più approfondita laddove l'amministrazione ritenga di non condividere le giustificazioni offerte dall'impresa, in tal modo disponendone l'esclusione.
Consiglio di Stato, Sezione 3, Sentenza 20 novembre 2019, n. 7927

Antimafia - Convenzione urbanistica - Revoca parziale - Per informativa interdittiva antimafia - Protocollo di legalità - Affidamento di lavori integrante appalto pubblico - Applicazione Codice antimafia - Domanda di risarcimento del danno da mancato collaudo delle opere di urbanizzazione
La limitazione temporale di efficacia dell'informativa antimafia prevista dall'art. 86, comma 2, D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (dodici mesi dalla relativa acquisizione) deve intendersi riferita ai soli casi in cui sia attestata l'assenza di pericolo di infiltrazione mafiosa, e non già ai riscontri indicativi del pericolo, i quali ultimi conservano la loro valenza anche oltre il termine indicato nella norma.
Consiglio di Stato, Sezione 3, Sentenza 21 novembre 2019, n. 7947

Antimafia - Procedure ad evidenza pubblica - Provvedimenti interdittivi - Natura
I provvedimenti informativi e interdittivi dell'autorità di pubblica sicurezza si collocano al di fuori della procedura a evidenza pubblica e attengono a profili di prevenzione del tutto tipici del nostro sistema nazionale.
Consiglio di Stato, Sezione 5, Sentenza 12 novembre 2019, n. 7751

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