Appalti

Condotte: parte la vendita di Inso, a dicembre le offerte vincolanti

di L. G.

I commissari di Condotte, Giovanni Bruno, Matteo Uggetti e Gianluca Piredda, hanno incassato il via libera a procedere con la valorizzazione di Inso e della controllata Sof (42 milioni di ricavi nel 2018). Giusto ieri i commissari hanno incontrato i dipendenti della società, fondata da Enrico Mattei con lo scopo di realizzare la prefabbricazione di stazioni di rifornimento carburanti, per informarli di aver ottenuto il provvedimento di esecuzione del programma di cessione. Questo apre dunque la fase di vendita dell’asset che, salvo sorprese potrebbe chiudersi con le offerte vincolanti per la metà di dicembre. «A giorni pubblicheremo l’invito a manifestare interesse per Inso e Sof. Contiamo di fissare come termine di raccolta delle offerte metà settembre, quindi una volta vagliate, daremo il via alla gara e considerati i tempi di due diligence, circa due mesi, puntiamo a ricevere le proposte binding per metà dicembre», hanno spiegato i commissari.

Nel mentre, però, la società avrebbe già raccolto seppure in maniera del tutto informale, l’attenzione di diverse compagnie, sia italiane che straniere. L’obiettivo, evidentemente, con l’avvio della procedura ufficiale, è di raccoglierne altrettante. Intanto, però, si sarebbero affacciate al dossier le francesi Engie ed Edf e le italiane Salini Impregilo e Pizzarotti. I due gruppi transalpini avrebbero compiuto questo primo passo perché interessati a Sof, società in bonis controllata da Inso e specializzata nel facility management e tra le altre cose anche nell’efficienza energetica.

Inso, nel suo complesso, è impegnata in quattro linee di business. Ossia la realizzazione e l’equipaggiamento di strutture ospedaliere in Italia e all’estero, di edifici ad elevato contenuto impiantistico, lo sviluppo e la gestione dei contratti di concessione e infine il facility management. Per un totale di valore della produzione a finire attorno a 1,8 miliardi di euro e un margine di commessa vicino ai 219 milioni. La sola Inso, in particolare, ha un portafoglio che vale un miliardo di euro di valore. Questo a fronte di 13 commesse legate al settore costruzioni, 8 relative alla strumentazione e 5 al comparto gestione. Inso occupa di fatto 490 persone e il programma di valorizzazione ora attivato impegna l’acquirente a mantenere l’attività imprenditoriale e i livelli occupazionali per almeno due anni.

La valorizzazione dell’azienda, come è noto, si inserisce nel più ampio programma di cessione in continuità di Condotte preparato sempre dai commissari Bruno, Uggetti e Piredda. Programma che vede come advisor anche Mediobanca e che ha portato alla spartizione in due rami del gruppo di costruzioni, uno considerato core e l’altro non core e che prevede la liquidazione della parte non strategica e la valorizzazione degli asset strategici in un’unica soluzione.

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