Appalti

Anas, oggi al Cipe l'aggiornamento del contratto di programma con 12,5 miliardi di investimenti in più

di Manuela Perrone

Piatto ricco per il Cipe che si riunisce oggi, all’insegna dello sblocco dei cantieri caro alla Lega. In cima all’ordine del giorno c’è l’aggiornamento del contratto di programma 2016-2020 tra ministero delle Infrastrutture e Anas, con un piano per la manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie e un programma per Cortina in vista dei Mondiali 2021 e delle Olimpiadi invernali 2026. Il contratto aggiunge 12,5 miliardi di investimenti alla dotazione attuale di 36 miliardi, che include i 2,9 miliardi della legge 145/2018 e i 3,2 miliardi di produzione residua di interventi in fase di attivazione o in via di esecuzione.

Ma ce n’è anche per la rete ferroviaria. È atteso infatti anche il parere favorevole del Comitato interministeriale per la programmazione economica - le cui “chiavi” sono nelle mani del segretario Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio - all’aggiornamento del contratto di programma di Rfi 2017-2021 per gli anni 2018 e 2019. L’updating prevede la contrattualizzazione di circa 15,4 miliardi, al netto di 503 milioni di definanziamenti: 7,3 miliardi di investimenti arrivano da fondi della legge di bilancio 2019, 5,9 da quella precedente, 2,2 miliardi dal Fondo di sviluppo e coesione per il periodo 2014-2020.

Disco verde in arrivo inoltre per l’accordo di cooperazione tra Mit e le Regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto relativo alle ex Autovie Venete e alle tratte autostradali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre per la quota parte e A34 raccordo Villesse-Gorizia. Un’intesa ritenuta dal Governo un esempio di efficiente cooperazione pubblico-privato nella gestione del rapporto concessorio. “Sì” quasi scontato anche per il progetto definitivo del nono lotto della superstrada “Due mari” E78 Grosseto-Fano, che vale 828 milioni, e della strada statale 372 “Telesina” in Campania, raddoppio strategico per la viabilità del Sannio in stand by da anni. Sul tavolo del Comitato approda anche la Satap Torino-Milano (A4) e soprattutto la revisione della concessione e dei piani economico-finanziari della Asti-Cuneo, ma l’ok alla ripresa dei lavori non è assicurato: potrebbe slittare ancora.

Sul capitolo autostrade c’è un altro documento cruciale all’esame del Cipe: la proposta del ministero delle Infrastrutture per definire un «criterio generale» per i periodi transitori conseguenti alla scadenza delle concessioni, ovvero per le fasi intermedie tra la fine del contratto e il subentro di un nuovo operatore. Un tassello che aiuta a definire il cosiddetto “valore di subentro”, nell’intenzione di accelerare in un quadro di certezza giuridica le nuove gestioni e i nuovi affidamenti. L’auspicio della Lega è che sia «equilibrato», nel senso di garantire una remunerazione congrua attraverso piani finanziari idonei a garantire la gestione ordinaria del servizio e l’esecuzione dei lavori di manutenzione e di adeguamento per la sicurezza delle infrastrutture.

La riunione odierna chiude anche il cerchio per l’attuazione del Piano anti-dissesto idrogeologico, con i suoi 1,8 miliardi disponibili già per il 2019 anche grazie al lavoro di raccordo operato dalla Cabina di regìa Strategia Italia istituita a Palazzo Chigi per volontà del premier Giuseppe Conte. Il Cipe approverà la parte in capo al ministero dell’Ambiente (315 milioni per 263 opere di prevenzione immediatamente cantierabili entro l’anno) e dovrebbe definire la procedura semplificata, attraverso la conferenza dei servizi, per sbloccare altri 150 milioni per ulteriori 63 interventi. Sotto la lente del Comitato finirà anche la soluzione trovata al nodo del personale specializzato che dovrà affiancare i governatori nella loro funzione di commissari straordinari anti-dissesto: Invitalia per la Protezione civile e Sogesid per l’Ambiente metteranno a disposizione un pool di esperti. I presidenti delle Regioni ottengono un’ulteriore facilitazione: per gli interventi contro il dissesto la percentuale di anticipazione delle risorse provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 sale per la singola opera dal 10 al 30 per cento.

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