Appalti

Sblocca-cantieri, Toninelli: prelievo dello 0,50% sugli appalti a carico di chi vince le gare

di Giorgio Santilli

Ministro Toninelli, il decreto sbloccacantieri è stato largamente criticato da imprese e sindacati perché non sblocca effettivamente. La riforma del codice appalti richiederà mesi, i commissari non si vedono. State lavorando a un piano per accelerare?
Noto invece con piacere che l'Ance ieri ha riconosciuto come il settore delle costruzioni sia al centro delle attenzioni del Governo. Il decreto viaggerà spedito in Parlamento e ci faremo trovare pronti sui commissari. Come voi stessi avete osservato è importante consolidare la norma primaria, prima di fare le nomine. Anche il tavolo per il Regolamento unico si sta attivando, mentre la delega, naturalmente, ha obiettivi e un respiro che sono di legislatura. A questo tavolo saranno invitate anche le imprese.

Quali tempi per i commissari?
Stiamo già lavorando e posso dire che pochi giorni dopo la conversione in legge io sarò in grado di presentare al Presidente del Consiglio i molti decreti per la nomina di commissari.

Esiste un piano delle opere da sbloccare cui state lavorando con il premier Conte?
Certo. Non a caso sono state create strutture come Investitalia e StrategiaItalia. I bracci operativi del mio ministero, Anas ed Rfi in testa, hanno messo a punto una lista di interventi che conoscerete a breve. Le do due numeri: la sola manutenzione programmata Anas dovrebbe accelerare di 2 miliardi nel biennio 19-20. Anche da Rfi attendiamo una accelerazione degli investimenti di oltre 1 miliardo nel prossimo biennio.

Quali priorità per Fs e Anas?
Sulle opere da accelerare potrei citare, per le ferrovie, il raddoppio della Codogno-Cremona-Mantova, la Gallarate-Rho, il nodo di Genova o il potenziamento della Fortezza-Verona. Ma ne abbiamo molte anche al Centro e al Sud, come la Ferrandina-Matera o la Palermo-Trapani. Per Anas, posso citare la Maglie-Leuca, la Alghero-Sassari, la Galleria della Guinza sulla Fano-Grosseto, la Tremezzina.

Quanti commissari nominerete e con quali poteri? Modello Genova, modello Napoli-Bari?
Sul numero vedremo più avanti, comunque in numero limitato, altrimenti sarebbero difficili da coordinare. Il modello del Tav Napoli-Bari merita attenzione per i risultati che ha prodotto. Sicuramente saranno figure con ampi poteri sostitutivi rispetto ai regimi autorizzatori e alle procedure d'appalto.

L'ipotesi di un solo commissario per Fs e uno per Anas è ancora in piedi?
Ripeto che l'obiettivo è ridurre il numero ma dovremo cercare accorpamenti funzionali. Faccio due esempi. Vogliamo nominare un solo commissario per il nodo ferroviario di Genova e per il terzo valico, con l'obiettivo di far partire i binari del terzo valico dal Porto di Genova e fare concorrenza a Rotterdam. Altro esempio: abbiamo 39 opere Anas finanziate con il Fondo sviluppo coesione che devono accelerare per non perdere i fondi. Lì avremo un solo commissario che poi nominerà vari subcommissari. Questi commissari si avvarranno delle strutture delle nostre società pubbliche.

Il decreto al Senato è blindato o proporrete emendamenti? Quali?
Come Mit abbiamo un pacchetto snello di modifiche, molto apprezzate dalle imprese, che prevedono tra l'altro la possibilità di un controllo preventivo degli atti da parte della Corte dei conti, in modo da concedere uno scudo agli amministratori sul fronte della responsabilità erariale.

È vero che propone un fondo per le crisi di settore finanziato con un contributo di 0,50% sui singoli appalti?
È un Fondo salva-cantieri che può sostenere la filiera dei fornitori in caso di crisi del general contractor. Uno strumento a tutela di quelle tante piccole e medie imprese che poi, concretamente, possono portare a compimento i lavori. L'esigenza ci è nata dalle visite alle opere del Quadrilatero Umbria-Marche e della ss640 Caltanissetta-Agrigento.

Come lo finanzierete?
Un piccolo contributo, lo stiamo definendo, in capo alla società aggiudicataria dell'appalto. Per evitare importi eccessivi pensiamo a un tetto di impegno finanziario. Potremmo anche fissare una soglia sopra la quale applicare questa norma per non gravare sui piccoli appalti.

Avete avviato una riforma del codice che richiederà mesi e forse anni per essere completata. Non temete di lasciare il settore nell'incertezza?
Il decreto agisce subito su alcuni nodi sui quali c'era ampio consenso. La riforma complessiva non può che essere obiettivo di legislatura. Vedrà che le semplificazioni aiuteranno tutti gli operatori della filiera.

Le inchieste per corruzione negli appalti imperversano. Perché avete deciso di ridimensionare il ruolo dell'Anac? Non rischiate di essere scoperti su un versante delicato?
L'Anac rimane un presidio fondamentale del sistema e sarà importante anche nella riscrittura del Regolamento unico. Le ricordo che abbiamo anche una legge "spazzacorrotti" che prima non c'era, che già sta dando i suoi frutti e che ci consente di allargare un po' le maglie sul fronte delle procedure.

Che succede alla Brescia-Padova? È finita l'analisi costi-benefici?
A breve pubblicheremo l'analisi costi-benefici e quella giuridica sull'opera, grazie alle quali apporteremo delle migliorie a un progetto ereditato dal passato, concepito male e che può essere adesso reso più efficiente e sostenibile. Per il resto, ho già da tempo detto che l'opera va avanti.

Lo sblocco della Gronda di Genova rientra nella trattativa con Atlantia su Alitalia? Perché tarda tanto il suo via libera al progetto esecutivo?
Come ho avuto modo dire e ha ribadito anche il ministro Di Maio, nessuna confusione o sovrapposizione tra i dossier. Non siamo al mercato delle vacche. Naturalmente il progetto della Gronda è indissolubilmente connesso alla procedura amministrativa che riguarda la concessione di Aspi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©