Appalti

Condotte, Unicredit blocca gli stipendi: sciopero a oltranza. «Subito il commissario»

di Alessandro Arona

Fuga dei dipendenti (senza stipendio da cinque mesi) e contratti a rischio revoca per Condotte d'Acque Spa, ex colosso delle costruzioni in fase pre-fallimentare che attende dal 17 luglio scorso (data della richiesta) la nomina del commissario straordinario da parte del ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio. I dipendenti della società hanno scritto a Unicredit per tentare di sbloccare il pagamento di almeno una delle cinque mensilità arretrate, chiesto dal consiglio di gestione ma fermato dalla banca. Molti dipendenti, senza stipendio da mesi, si dimettono senza preavviso e importanti contratti (Brennero, ponte in Danimarca) rischiano di essere revocati se non sarà avviata al più presto la gestione commissariale.
I sindacati hanno proclamato uno sciopero a oltranza a partire dal 2 agosto.

GLI STIPENDI NON PAGATI
I dipendenti della società (oltre 1.000 compresi i cantieri, 140 nella sede di Roma) hanno cinque mensilità arretrate non pagate, e sono molte nelle ultime settimane le dimissioni volontarie per giusta causa (il mancato pagamento dello stipendio) e senza preavviso, presentate da dipendenti di Condotte. Se ne vanno ovviamente “i migliori”, tecnici e dirigenti, senza neppure lasciare le consegne o le password del loro computer. C'è davvero il rischio – sottolineano i sindacati – che quando arriverà il commissario la società non ci sarà più, e non resterà che procedere a una liquidazione.
Per questo il consiglio di gestione ha deciso nei giorni scorsi di procedere al pagamento di almeno una mensilità arretrata su cinque, circa un milione di euro su 5, comunque certo di poter contare su sufficiente liquidità per gestire la transizione al commissario. Ma Unicredit, presso cui è aperto il conto corrente, ha bloccato i bonifici. «l'atteggiamento assunto da codesto Istituto è del tutto incomprensibile – scrivo i 140 dipendenti della sede di Roma in una lettera inviata ieri a Unicredit - una decisione che rappresenta un grave pregiudizio per la conservazione dell'integrità aziendale e per la prosecuzione dell'attività ordinaria dell'azienda, rammentando che la corresponsione delle retribuzioni rappresenta un diritto inviolabile dei lavoratori, sancito anche dalla Costituzione».
«Ricordiamo – conslude la lettera – che le risorse economiche di cui la società dispone devono considerarsi liberamente utilizzabili in mancanza di cause ostative, allo stato inesistenti».

LO SCIOPERO
I sindacati dell'edilizia (Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, sedi di Roma) hanno comunicato ai vertici di Condotte la proclamazione di uno sciopero a oltranza, a partire dal 2 agosto alle ore 9, a causa della vicenda dei mancati pagamenti degli stipendi (cinque mensilità arretrate) e soprattutto del blocco dei bonifici di una mensilità, decisa dal consiglio di gestione di Condotte e bloccati da Unicredit, titolare del conto corrente. Secondo i sindacati «la situazione non è più sostenibile, tanto da pregiudicare la continuità lavorativa», e scrivono: «Ci riserviamo inoltre la possibilità di fare un presidio sotto la sede di Unicredit Spa». Lo sciopero interesserà tutti i dipendenti di Condotte, compresi i lavoratori dislocati all'estero e le società collagate.Lo stallo che sta vivendo la società, con cassa quasi azzerata e in attesa del commissario, mette a serio rischio anche i contratti di appalto, sui quali pure il commissario dovrebbe poter contare per riavviare l'azienda. Due in particolare destano preoccupazione: il ponte Storstrom in Danimarca da 38 milioni di euro (quota Condotte), per il quale devono essere versate le fideiussioni entro fine agosto, e ancor più il lotto H51 del Brennero, 338 milioni per Condotte, per il quale il committente Bbt ha già diffidato la società a versare quanto previsto dalla legge, pena la revoca del contratto.

«SUBITO IL COMMISSARIO»
I sindacati hanno scritto il 1° agosto al Ministro Di Maio per sollecitare al più presto una decisione: la continuità aziendale e il perimetro dell'azienda si assottigliano ogni giorno che passa, scrivono. La lettera è firmata dai segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil (rispettivamente Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi): dopo aver sottolineato i lunghi mesi persi da gennaio a oggi nella trattativa voluta dalla proprietà Ferfina con Oxy e poi Attestor, i sindacati dell'edilizia sollecitano una scelta immediata da parte del Ministro, con individuazione del commissario tre le 250 candidature presentate e firma del decreto. A quanto si apprende il gabinetto di Di Maio starebbe selezionando una short list di 20 nomi, dalla quale scegliere a sorte il commissario.

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