Appalti

Museo di Roma, siti archeologici, fontane, torri: nella Capitale oltre 400 restauri senza risorse

di Massimo Frontera

Dalla riqualificazione del Museo di Roma - intervento in pieno centro storico dal costo stimato in circa 125 milioni - fino ad arrivare agli interventi di piccolo o piccolissimo calibro come la semplice ripulitura e restauro di fontane o parchi nelle zone decentrate della città. Ma si arriva anche al micro-intervento come la «sostituzione del lucchetto» o la «posa della rete antigatto» in alcuni punti lungo le mura aureliane: costo 200 euro.
Tra questi due estremi c'è veramente di tutto, come racconta anche il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce, che nei giorni scorsi ha sollecitato, insieme al Commissario Tronca, potenziali mecenati e cittadini romani a pensare di più ai tesori della città. E di lavoro ce n'è veramente per tutti. A cominciare dal recupero di aree centrali e centralissime nelle grandi zone archeologiche dei Fori (come la ricostruzione di parte del Foro di Cesare o il recupero e la fruibilità del criptoportico delle Terme di Traiano, dove è stato scoperto il più vasto mosaico parietale mai rinvenuto finora). C'è la valorizzazione di monumenti come i Musei capitolini (già in parte oggetto delle attenzioni di alcuni mecenati) o la galleria d'arte moderna.

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Per cento interventi di conservazione servono 171 milioni
C'è una lista di un centinaio di interventi di conservazione e valorizzazione per una spesa totale di 171,5 milioni di euro che riguarda monumenti e opere lineari in centro e nei suburbi della Capitale. C'è per esempio la cura delle mura Aureliane, che richiederebbero consolidamenti per un costo di 42 milioni di euro lungo 12 chilometri. E interventi puntuali in vari rioni (Pigna, San Saba, Campitelli, Celio, Monti. Esquilino, Trastevere): si va dai 24,7 milioni dell'acquedotto Claudio fino al restauro di Dola Bella, al Celio, che costa 5mila euro.

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Per il "pacchetto fontane" servono 10,4 milioni di euro
Dalla fontana-giardino di piazza Mazzini - che necessita di un complesso recupero dal costo stimato in 1,8 milioni di euro - fino alla fontanella della Posta Vecchia, tra Piazza Navona e Palazzo Massimo, che ha bisogno di un intervento di ripulitura e restauro dal costo di 15mila euro. Sono un'ottantina le fontane della Capitale che non hanno fondi per la manutenzione. Tra le più note c'è la fontana dell'Araceli (300mila euro), la fontana del Pantheon (230mila euro), la fontana delle Najadi a piazza della repubblica (600mila euro), la fontana di Piazza Colonna (120mila euro).

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Per il decoro diffuso, mancano 15,4 milioni
Oltre 230 micro interventi per un costo di quasi 15 milioni e mezzo di euro per mantenere o recuperare il decoro in vari punti della città. Non si tratta di interventi che richiedono competenze specialistiche, ma queste micro-opere - che possono essere lo sfalcio di aree, la rimessa a posto di un muro, la pulizia di inferriate o anche la sostituzione di lucchetti - contribuirebbero a rendere i siti accessibili, sicuri e protetti.

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Roma, restauri senza fondi/1 - I grandi progetti

Roma, restauri senza fondi/2 - Conservazione e valorizzazione di monumenti

Roma, restauri senza fondi/3 - Le fontane

Roma, restauri senza fondi/4 - Il decoro diffuso

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