Appalti

Campania apripista dei «Patti per il Sud»: fondi statali e Ue coordinati per obiettivi

di Brunella Giugliano

Oltre 9,5 miliardi di euro, di cui 2,5 già disponibili, tra risorse europee, nazionali e regionali da spendere entro il 2020 in sei grandi aree strategiche: infrastrutture; ambiente; sviluppo economico e produttivo; scuola, università e lavoro; turismo e cultura; sicurezza e legalità. E con un «impatto finanziario» significativo già per i primi due anni, 2016 e 2017: 1.795 milioni previsti sul totale di 9.558 (il 19%).

È l'obiettivo del Patto per lo sviluppo della Regione Campania, firmato dal premier Matteo Renzi e dal presidente della Regione Vincenzo De Luca il 24 aprile, con cui si dà ufficialmente il via libera al Masterplan per il Mezzogiorno. Si tratta del grande piano nazionale, annunciato a novembre scorso, che prevede ingenti risorse per il rilancio dell'economia meridionale. Previsti in totale 15 Patti con Regioni e città metropolitane (8 Regioni e 7 città metropolitane) a cui si aggiunge uno ad hoc per la città di Taranto.

«Se riparte la Campania il Sud finalmente svolta - ha commentato il premier Matteo Renzi, per la terza volta in visita a Napoli nel solo mese di aprile - E se il Mezzogiorno riparte, l'Italia sarà la locomotiva d'Europa. Sul Sud il Governo fa sul serio, mette la faccia e l'onore a garanzia di questo impegno. Avviamo la rottamazione degli sprechi. È finito il tempo in cui i fondi europei si buttavano via».
Il Presidente del Consiglio traccia, poi, il crono-programma dei prossimi passi. «I Patti per altre 12 realtà territoriali su 15 sono praticamente fatti. Ne firmeremo uno a settimana. Al momento restano fuori solo la città metropolitana di Napoli e la Regione Puglia, ancora in ritardo nella predisposizione degli accordi. Ma la nostra porta è sempre aperta e speriamo che anche quelle istituzioni vogliano discutere con noi».

Il Patto per la Campania, in particolare, contiene 93 interventi che saranno finanziati per 2,780 miliardi a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014–2020 (di cui 500 milioni nel biennio 2016-2017) ed ulteriori 6,778 miliardi provenienti dalle fonti più svariate e cioè il Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013, il Piano Azione Coesione, delibere CIPE, Leggi di scopo, Fondi strutturali europei inseriti in strumenti di programmazione nazionale (Pon 2014-2020) e regionale (Por e Psr Campania 2014–2020).

Un impegno ambizioso, sulla cui fattibilità ed effettiva realizzazione Governo e Regione promettono verifiche serratissime. «Un elenco di cose da fare- continua Renzi - indicando chi le fa e in che tempi, quindi immediatamente controllabile, è il senso di una politica che sblocca le opere pubbliche». Con il Patto, infatti, Palazzo Chigi e Palazzo Santa Lucia si controlleranno a vicenda sull'andamento dei progetti e la trasparenza dei dati, permettendo verifiche anche da parte di media e cittadini. Sarà l'amministrazione guidata da De Luca a vigilare sui tempi, con verifiche periodiche sull'avanzamento della spesa e sanzioni agli enti in ritardo.
«Abbiamo davanti a noi la grande sfida – commenta il Governatore- stiamo creando le condizioni per spendere tutto anche attrezzando la Regione con uffici specifici».

INFRASTRUTTURE (3,5 miliardi)
La fetta più corposa dei finanziamenti, ben 3,5 miliardi, è destinata al capitolo Infrastrutture. Qui sono inseriti alcuni grandi progetti già previsti dal Por Campania 2007-2013 e mai completati. L'obiettivo più ambizioso è il completamento della linea 1 della metropolitana di Napoli, che collega l'area nord e i quartieri collinari con il centro cittadino. Ad oggi è già operativa la tratta Piscinola- Dante-Municipio-Garibaldi per 13 chilometri e 14 stazioni. Con i 685 milioni previsti nel Patto sarà finanziato il suo prolungamento fino all'aeroporto, per ulteriori 3,2 chilometri e 4 stazioni (Centro Direzionale, Tribunale, Poggioreale e Capodichino). Quando i lavori saranno completati, Napoli sarà una delle poche città al mondo con una fermata della metropolitana all'interno dell'aeroporto.
Restando in tema di metropolitane, altri 275 milioni andranno alla linea 6, l'ex Ltr, che collega il quartiere di Chiaia a Fuorigrotta, per cui ad oggi è completato il 98% delle gallerie e il 60% delle stazioni.
L'elenco dei progetti prevede, poi, il completamento dell'Ospedale del Mare (180 milioni), il collegamento fra la tangenziale di Napoli e il porto di Pozzuoli (147 milioni), il potenziamento della Circumvesuviana (135 milioni).
E ancora: investimenti per rendere pienamente fruibile l'aeroporto di Salerno-Pontecagnano (40 milioni), per completare la metropolitana di Salerno (100 milioni), per Napoli Est (78 milioni) e la Mostra d'Oltremare (60,5 milioni).

AMBIENTE (2,2 miliardi)
Al settore Ambiente, invece, vanno 2,2 miliardi. Si comincerà dalla rimozione delle eco balle (450 milioni) e la riorganizzazione del ciclo ordinario dei rifiuti, cosi da risolvere la procedura di infrazione avviata dall'Ue nel 2007. Si proseguirà, poi, con la bonifica della Terra dei fuochi e di altre zone contaminate (250 miloni), con la realizzazione e il potenziamento dei depuratori (250 milioni) tra cui gli impianti dei Regi Lagni e il risanamento del fiume Sarno), gli interventi contro il dissesto idrogeologico (con 150 milioni in aggiunta alle risorse nazionali), gli impianti di trattamento della frazione organica della raccolta differenziata (250 milioni).

SVILUPPO PRODUTTIVO (3,0 miliardi)
Altri tre miliardi sono destinati a promuovere lo sviluppo produttivo, la crescita del sistema d'impresa e l'occupazione, realizzando aree produttive efficienti, ecosostenibili ed attrezzate e dotando gli insediamenti industriale della banda ultra larga. Queste iniziative dovranno collegarsi sinergicamente alle attività per la ricerca e l'innovazione.

TURISMO E CULTURA (444,6 milioni)
Ulteriori 444,6 milioni sono dedicati al capitolo Turismo e cultura. Nell'elenco c'è anche Pompei, dove vanno realizzati interventi per rendere compatibile la linea ferroviaria con il territorio urbano (67,4 milioni); un programma di metanizzazione da 50 milioni il Cilento; 22,8 milioni per il restauro delle facciate interne ed esterne della Reggia di Caserta e la valorizzazione del complesso vanvitelliano. In cantiere pure il grande progetto Unesco del centro storico di Napoli (87 milioni) e la riqualificazione del Rione Terra (120 milioni). Inseriti gli interventi programmati nell'ambito del Programma Operativo Complementare 2014-2020, finalizzati ad attività culturali e alla valorizzazione di beni culturali rilevanti (circa 82 milioni).
Tra gli investimenti annunciati, infine, ci sono 258,8 milioni per rafforzare il sistema formativo e 16,1 milioni per garantire la sicurezza nei territori.

Il Patto per la Campania

Tutti gli interventi previsti

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