Nel Patto per la Campania Renzi-De Luca 9,5 miliardi a 93 interventi (17 da finire)

di Massimo Frontera

26 Aprile 2016

Vale circa 9,5 miliardi di euro il Patto della Campania, il primo degli accordi Governo-Regioni che comporranno il "Patto per il Sud" annunciato dal premier Matteo Renzi. Il documento è stato sottoscritto il 24 aprile scorso a Napoli tra il premier e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
«Abbiamo a disposizione 10 miliardi fino al 2020 - ha detto De Luca -: 2,7 miliardi sono del Patto per la Campania e 500 milioni da spendere nel prossimo biennio per progetti esecutivi». I fondi fanno capo per «4,2 mld ai fondi Fesr, 1,9 al Piano di Sviluppo rurale, 1,7 rinvenienti dalla vecchia programmazione, e 800-900 mln» di fondi sociali. «L'obiettivo è spendere tutto», ha concluso il governatore della Campania.

Sono 17 su 93 gli interventi avviati e da completare (per 1 miliardo)
La parte più consistente della lista dei 93 interventi è da avviare da zero, o al massimo dispone di un livello minimo di progettazione o di studio di fattibilità.
Sono 17 invece gli interventi già avviati per i quali il documento prevede lo stanziamento necessario alla chiusura dei cantieri. Complessivamente, questi 17 interventi valgono un miliardo.
Tra le infrastrutture già avviate e da completare, c'è per esempio la prima fase degli interventi per l'aeroporto di Salerno-Pontecagnano (40 milioni). Nella lista anche il Grande Progetto Napoli est - (prima fase) con 78,25. Per completare la linea 6 della metropolitana di Napoli servono 173,05 milioni di euro. Per completare la tratta Piscinola-Aversa Centro sono iscritti 61,42 milioni di euro. Per completare il Nuovo ospedale della zona orientale servono 178 milioni (di cui 5,37 per le apparecchiature).

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Particolarmente ricco anche il pacchetto degli interventi ambientali, il cui unico intervento rubricato come "da completare" è lo "smaltimento definitivo dei rifiuti stoccati in balle sul territorio della Regione Campania": costo 150 milioni. Di rilievo anche gli interventi sulle "green infrastructure" forestali regionali nell'ambito dei Piani di forestazione e bonifica montana degli Enti Delegati, con 240 milioni di euro necessari per il completamento.
Sempre tra le opere avviate e da completare c'è un consistente pacchetto di interventi di edilizia universitaria in vari atenei (Sannio, Benevento, Napoli, Salerno) per un valore complessivo di quasi 42 milioni di euro. Chiude la lista l'intervento da 4 milioni di euro per completare la viabilità della zona Diga di Alento.
Poi ci sono gli interventi avviati per i quali si prevede uno stanziamento per assicurare la prosecuzione oppure il "completamento parziale": si tratta di 9 interventi (di cui 8 appartenenti al capitolo infrastrutture) che valgono 839,8 milioni di euro.

Infrastrutture, Cultura, Ambiente: i contenuti del Patto
Se invece si guarda complessivamente alle sei sezioni che compongono il piano, le priorità vedono una ripartizione tra 3,5 miliardi alle "Infrastrutture", 2,2 miliardi all"Ambiente" (con priorità alla rimozione delle ecoballe e la riorganizzazione del ciclo ordinario dei rifiuti, con lo scopo di chiudere la procedura di infrazione avviata dall'Ue, e bonifica delle Terra dei fuochi), 3 miliardi agli interventi per lo "Sviluppo economico e produttivo" (per realizzare aree produttive "efficienti ed ecosostenibili" in grado di attrarre investimenti anche esteri, sviluppando anche la banda ultralarga). Al capitolo "Scuola, università e lavoro", vanno 258 milioni. Nel settore "Turismo e cultura" la lista ammonta a 444,6 milioni (per la manutenzione e valorizzazione delle strutture di eccellenza, come Pompei e Reggia di Caserta). Si chiude con i 16,1 milioni per i due interventi del capitolo "Sicurezza e cultura della legalità".

Renzi: «Firmeremo un Patto a settimana con Regioni e Città metropolitane»
Il Patto per la Campania è solo il primo di una serie che riguarderà le altre regioni del Mezzogiorno ma anche le Città Metropolitane. Lo ha ricordato il premier tracciando il programma dei prossimi appuntamenti che riguarderanno le regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Saranno inoltre sottoscritti patti con le città metropolitane di Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Cagliari, e con il Comune di Taranto. «Ne firmeremo più o meno una alla settimana», ha detto il premier.