Appalti

Nuovo Codice/3. Gentile (Rfi): «Qualche mese di rallentamento, ma più certezze nei lavori. Bene rating e subappalti»

di Alessandro Arona

Anche Rfi, come l'Anas, prevede almeno qualche mese di rallentamento nella pubblicazione di bandi di gara di lavori per adeguarsi alle regole del nuovo Codice appalti, sia per portare i progetti alla fase di esecutivo sia per elaborare nuovi e organici criteri di valutazione per le gare a offerta più vantaggiosa.
«Prevediamo rallentamenti solo nella fase di rodaggio - ci spiega l'amministratore delegato di Rfi (Gruppo Fs Italiane), Maurizio Gentile - mentre a regime, con le gare sull'esecutivo e la possibilità di contestare errori progettuali già in sede di gara, nella fase di realizzazione si recupererà tempo, anche grazie alla norma che limita le possibilità di varianti per errori progettuali al 15% del valore dell'opera. Prevedo meno ribassi in gara con l'offerta più vantaggiosa, tempi più rapidi di esecuzione, meno contenziosi: il giudizio complessivo sul nuovo Codice è certamente positivo».

Rfi chiarisce che in quanto settore speciale non è tenuto ad applicare la norma che vieta l'appalto integrato, anche se - afferma Gentile - se «abbiamo scelto di andare sempre più verso gare di sola esecuzione, su progetto esecutivo».
Vincolante anche per Rfi, invece, il divieto di massimo ribasso sopra un milione di euro, e dunque l'obbligo di valutazione con offerta più vantaggiosa. «Sarà proprio questo - spiega Gentile - a rallentarci un po' nei primi mesi».

Partiamo da qui, ingegner Gentile, dalla difficoltà create da un Codice entrato in vigore senza fase transitoria, dalla sera alla mattina.
Fino ad oggi abbiamo usato quasi sempre il massimo ribasso nelle nostre gare. Attiveremo esperti sia interni sia, se necessario, esterni per individuare elementi omogenei e innovativi per valutare l'offerta tecnica. Puntiamo a una specie di regolamento interno, che renda trasparente una griglia di parametri di valutazione . Per fare tutto questo ci vorrà qualche mese. Vogliamo elaborare questi crtiteri in modo trasparente, con metodologie di valutazione dichiarate, salvo l'urgenza di mandare in gara qualcosa prima, e in questo caso useremo ancora criteri di valutazione "ad hoc" per quella gara.

E l'appalto integrato? Non dovrete portare tutti i progetti all'esecutivo ?
Rfi, in quanto settore speciale, avrà ancora la possibilità di andare in gara con il progetto definitivo, di fare cioè l'appalto integrato. Se abbiamo qualche gara pronta, dunque, la pubblicheremo. Tuttavia la nostra scelta di fondo è di utilizzare sempre di più l'appalto di sola esecuzione. La decisione di Bbt, nostra controllata al 50% insieme alle ferrovie austriache, di scegliere nella recente gara per l'affidamento di un lotto della galleria di base del Brennero (importo 1.373 milioni di euro) l'offerta economicamente più vantaggiosa su progetto esecutivo, anticipando la nuova norma, è stata pienamente condivisa con noi.

Fare gli appalti sull'esecutivo riduce il contenzioso?
Bisogna che la qualità della progettazione sia altissima. Il progetto è spesso frutto dell'intuizione del progettista, ma nessun progetto è infallibile e non contestabile. Neppure è possibile cancellare del tutto l'incertezza in fase di cantiere.

Va bene, ma rispetto al nuovo Codice?
La gara su progetto esecutivo può dare più certezza in fase di cantiere se si lascia la possibilità ai concorrenti, durante la gara, prima delle offerte, di correggere eventuali errori progettuali. Non è previsto dalle norme del Codice, ma può essere disciplinato dalle Linee guida. Si anticipa la possibilità per le imprese di segnalare errori progettuali e correggerli prima dell'offerta; poi però, una volta che l'impresa non ha presentato osservazioni, vuol dire che ha accettato il progetto e non può più contestare errori progettuali in corso d'opera. La procedura di gara potrà essere un po' più complessa, ma se gestita bene ci sarà il grande vantaggio di poter anticipare l'analisi del progetto ed eventuali modifiche, e poi andare molto più lisci in fase di esecuzione.

E in corso d'opera, quali novità?
Positivo il tetto del 15% (sul valore dell'opera) alla possibilità di chiedere varianti per errori progettuali (art. 106 c. 2). È invece saltata la possibilità di risolvere il contratto se la richiesta di riserve supera il 15% del valore contrattuale: c'è una discussione se l'iscrizione di riserve eccessive possa essere un'azione di deliberata litigiosità, e io penso che in qualche caso sia così. L'idea era forse frenare questo fenomeno, ma certo può avere senso l'osservazione delle imprese che le riserve vanno valutate nel merito. Comunque già oggi possiamo rescindere il contratto se le richieste sono del tutto ingiustificate.
Positiva, per dare più certezze alla fase di esecuzione, anche la norma sul subappalto, che pone il tetto del 30% alle opere subappaltabili: ci servono costruttori, non appaltatori.

E i rating delle imprese?
Dovremo vedere i dettagli nei provvedimenti attuativi, ma siamo comunque estremamente favorevoli. Avevamo già costruito un sistema di rating reputazionale con il nostro sistema di qualificazione interno, ma poi non l'abbiamo applicato per mancanza di norme generali.

Veniamo ai criteri di valutazione. Il divieto di massimo ribasso sopra il milione si applica anche a voi. L'offerta più vantaggiosa comporterà tempi più lunghi, eccesiva discrezionalità, o meno ribassi e più qualità?
Come dicevo all'inizio, prevedo qualche rallentamento nella fase iniziale, ci vorrà qualche mese per definire i nuovi criteri di valutazione. Poi però a regime non ci saranno tempi più lunghi delle gare a massimo ribasso. Saremo esentati dalle commissioni Anac, potranno essere interne.

Meno ribassi?
Nell'aggiudicazione sarà valutato un mix di elementi, dunque il ribasso sul prezzo non è l'unico elemento per vincere la gara. Dunque fare maxi-ribassi non basta. Positivo poi il fatto che con questo sistema sia molto più complicato fare cartello tra le imprese, cosa più semplice invece con il massimo ribasso.

Si possono corrompere i commisari, però...
Sì, ma è molto più complicato (sorride Maurizio Gentile, ndr).
Circa la discrezionalità, poi, è chiaro che in una gara con l'offerta economicamente più vantaggiosa, dobbiamo dare spazio alla propositività delle imprese, e quindi giudicare le loro proposte. Per questo dobbiamo definire bene e a priori cosa giudicheremo e con quali criteri.

Qualificazione interna, potrete continuare a usarla?
Sì, continueremo a usarla. La lavorazione nel settore ferroviario richiede competenze e mezzi specializzati, dobbiamo essere sicuri che le imprese abbiano le qualifiche giuste, come ad esempio per l'anti-infortunistica: i dipendenti che lavorano sui binari devono avere l'abilitazione data da noi.

Come valuta la Conferenza di servizi fatta sul progetto di fattibilità?
Una novità importante, come anche con il debat public, soprattutto se visti insieme alle norme "Madia" che finalmente contingentano i tempi della conferenza di servizi. Si discute prima, e poi le fasi successive dovrebbero essere più veloci.

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