Appalti

Riforma appalti, Delrio affida a 19 esperti il compito di riscrivere il codice

di Mauro Salerno

Sarà in mano a 19 "esperti" il compito di riscrivere le regole per l'affidamento degli appalti pubblici. Il ministero delle Infrastrutture Graziano Delrio ha emanato il decreto di nomina della commissione che ha il compito di scrivere il nuovo codice, mandando in pensione il decreto legislativo varato nel 2006 (Dlgs 163/2006), recependo le nuove direttive europee.

La nuova commissione è presieduta da Antonella Manzione, capo del dipartimento degli uffici giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri e in qualche modo fa giustizia dei tre precedenti tavoli - istituiti al Mit, a Palazzo Chigi e all'Autorità Anticorruzione - che si occupavano del recepimento delle direttive europee. Oltre a essere presieduta da Antonella Manzione, la commissione nominata dal Delrio prevede la presenza di rappresentanti delle Infrastrutture (a partire dal nuovo capo dell'ufficio legislativo Elisa Grande) delle Politiche europee (Diana Agosti, capo del dipartimento) e dell'Anac (il consigliere Michele Corradino e Maria Luisa Chimenti, al vertice della direzione generale mercato e legislazione). Presenti anche tecnici dell'Economia, dei Beni culturali , dello Sviluppo economico e dell'Ambiente.

Tra gli esperti "esterni" alle strutture di governo, confermati Mario Chiti, docente di diritto amministrativo dell'Università di Firenze, Pierluigi Mantini (stessa materia al Politecnico di Milano) e Remo Dalla Longa docente di Public management alla Bocconi. In squadra anche il presidente della Consip Luigi Ferrara, Giulia Ferrari, consigliere del Tar Lazio e Maria Luisa Conti, provveditore di Toscana, Marche e Umbria.

Tempi stretti per portare a termine il compito. Il termine per il recepimento delle nuove direttive scade ad aprile 2016. E l'orizzonte si assottiglia ancora di più tenendo conto che la delega con i criteri per la riscrittura del codice, approvata dal Senato, deve essere ancora discussa dalla Camera, dove non mancheranno le modifiche.

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