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Serramenti e facciate, ripresa incompiuta nel 2019 ma con il Coronavirus il 2020 è pieno di incognite

Secondo il Rapporto Unicmi 2020 sul mercato italiano dell'involucro edilizio, i dati sull'evoluzione del portafoglio commesse sono positivi

di Al. Le.

Nel 2019 una ripresa incompiuta, per il 2020 pesantissime incognite per l'emergenza coronavirus. L'anno scorso ha rappresentato un altro anno di ripresa incompiuta per il settore dei serramenti a causa della bassa crescita complessiva dell'economia italiana generata dalle forti tensioni finanziarie che si sono verificate nell'ultimo quadrimestre del 2018.
Lo scenario di mercato del 2020 sarà determinato dalla durata dell'emergenza COVID19.
Unicmi ritiene fondamentale che gli incentivi fiscali siano rafforzati e resi operativi da subito in modo da sostenere la domanda non appena tornerà la propensione ai consumi.

Secondo il Rapporto UNICMI 2020 sul mercato italiano dell'involucro edilizio, i dati sull'evoluzione del portafoglio commesse dei serramentisti e dei costruttori di facciate sono positivi con l'aumento della percentuale di costruttori di facciate continue e di serramenti metallici che hanno registrato un incremento dell'acquisito rispetto al 2018. La progressione dei costruttori di facciate è stata determinata dalla partenza (in alcuni casi dalla "ripartenza") di lavori di grandi dimensioni nel mercato nazionale.

Nel 2019 il Rapporto ha evidenziato un miglioramento delle performance economiche e finanziarie dei costruttori di serramenti metallici e di facciate continue, sia per quanto attiene la redditività, sia per la produttività e la solidità finanziaria, il trend, al netto dell'emergenza Coronavirus, sembrava essere positivo e lasciava ipotizzare un ritorno, nel giro di due anni, a valori molto vicini a quelli ante-crisi.

Serramenti
Il mercato del residenziale continua ad essere alimentato dalla sostituzione e, in questo scenario, i serramenti metallici, sono destinati a perdere quote di mercato a favore del PVC che copre in modo più efficace la fascia medio-basse del mercato (che è quella preponderante). Pertanto le aziende costruttrici di serramenti metallici devono continuare a presidiare il segmento premium della domanda puntando alla differenziazione nel prodotto e nel servizio (inclusa l'installazione), e devono ricercare spazi di crescita in altri segmenti, come le costruzioni non residenziali.

Facciate
Il 2020 sarà nuovamente un anno positivo per i costruttori di facciate che operano nel mercato italiano. Il mercato tiene in termini di domanda, ma i margini sono bassi, per via delle forti pressioni sui prezzi eserciate dai player di maggiori dimensioni. Le aziende evidenziano una struttura finanziaria "tirata" con un forte assorbimento di cassa generato dall'entità dei crediti verso i clienti. Non essendovi certezza sullo sviluppo atteso del mercato italiano nel medio periodo e, considerando la forte pressione sui prezzi, i costruttori di facciate dovranno continuare a diversificare il rischio intensificando la presenza sul mercato internazionale.

Sulla base di questi dati, precedentemente all'esplosione dell'emergenza Coronavirus, si poteva ipotizzare una conferma delle tendenze in atto nel settore delle costruzioni e prevedere una crescita per il 2020 del mercato dei serramenti metallici nell'ordine del 3%; per le facciate continue era possibile ipotizzare una crescita nell'ordine del 4.5%. Per entrambi i mercati era inoltre possibile fornire un outlook neutro per il 2021, con tassi di crescita che potevano essere allineati a quelli riscontrati nel 2019.

Ipotizzando che le misure di contenimento interesseranno solo il primo quadrimestre dell'anno (gennaio-aprile) del 2020, si può stimare l'impatto sulla contrazione della crescita tra il 10% e il 15% in termini annuali. Per cui la crescita nominale attesa degli investimenti nel settore delle costruzioni potrebbe passare dal 2,4% al 2,1% nel 2020, così come la crescita del mercato delle finestre metalliche scenderebbe dall'1,6% all'1,36% e quelle delle facciate dal 4% al 3,4%.
Si tratta di stime provvisorie che dovranno essere riviste quando saranno disponibili i dati preliminari relativi al primo quadrimestre del 2020.

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