Urbanistica

Permessi, abusi e sanatorie: le ultime sentenze del Consiglio di Stato

a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Opere abusive - Ordinanza di demolizione - Sanzione pecuniaria ex art. 34, d.P.R. n. 380 del 2001- Proprietario - Estraneità alla realizzazione degli abusi - Difetto di legittimazione passiva - Esclusione

Così come il proprietario, ove provi di essere incolpevole, può sottrarsi all'acquisizione gratuita dell'area su cui insiste l'opera abusiva ma non alla demolizione, allo stesso modo non può sottrarsi al pagamento della sanzione alternativa alla demolizione, ferma restando in ogni caso la possibilità di rivalersi in regresso nelle sedi competenti, laddove siano accertati i presupposti di responsabilità nei confronti del proprio dante causa ex art. 1298 c.c..

Consiglio di Stato, Sezione 2, Sentenza 5 novembre 2019, n. 7535

Permesso di costruire in deroga - Ex art. 14 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 – Carattere eccezionale – Delibera del consiglio comunale – Necessità

Il permesso di costruire in deroga di cui all'art. 14 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 è un istituto di carattere eccezionale rispetto all'ordinario titolo edilizio e rappresenta l'espressione di un potere ampiamente discrezionale che si concretizza in una decisione di natura urbanistica, da cui trova giustificazione la necessità di una previa delibera del Consiglio comunale.

Consiglio di Stato, Sezione 4, Sentenza 24 ottobre 2019, n. 7228

Interventi edilizi - Concessione in sanatoria - Oneri concessori - Finalità - Individuazione

La finalità degli oneri concessori, con particolare riguardo alla parte correlata alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, ha la chiara funzione di contribuire alle spese da sostenere dalla collettività in riferimento alla realizzazione delle stesse, sicché l'unico criterio per determinare se essi siano dovuti o meno e in che misura consiste nella verifica del carico urbanistico derivante dall'attività edilizia, con la precisazione che per aumento del carico urbanistico deve intendersi tanto la necessità di dotare l'area di nuove opere di urbanizzazione, quanto l'esigenza di utilizzare più intensamente quelle esistenti.

Consiglio di Stato, Sezione 2, Sentenza 21 ottobre 2019 n. 7119

Interventi edilizi - Opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli - Sanabilità - Ipotesi - Ricorrenza congiunta

Le opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, fra cui quello ambientale e paesistico, sono sanabili soltanto se ricorrono, congiuntamente, le condizioni stabilite dall'art. 32, comma 27, lett. d), del d. l. 30 settembre 2003 n. 269, conv. in l. 24 novembre 2003 n. 326, vale a dire che: a) si tratti di opere realizzate prima della imposizione del vincolo; b) seppure realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) siano opere minori senza aumento di superficie (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria); d) vi sia il previo parere dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo .

Consiglio di Stato, Sezione 2, Sentenza 21 ottobre 2019, n. 7103

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