Urbanistica

Immobiliare, investire nei borghi e riqualificare i piccoli centri garantisce un alto rendimento

di Evelina Marchesini

Solomeo e Petralia Soprana sono due borghi d’eccellenza del Centro-Sud d’Italia, il cui comune denominatore è una storia di abbandono, prima, e di riqualificazione, dopo. Due esempi dei tanti casi di salvataggio delle bellezze architettoniche italiane lasciate a se stesse ma con tante opportunità di rivalutazione. E anche due casi da cui partire per un viaggio nell’Italia dei borghi storici e delle chance di investimento immobiliare, sempre più appetibili per gli stranieri in cerca della favola italiana.

«Solomeo è uno splendido borgo medievale della provincia di Perugia, la cui fondazione risale al XII secolo – spiega Vincenzo Albanese, presidente di Sigest – e ha edifici in rovina, mancanza di lavoro e di conseguenza spopolamento. La salvezza del borgo di Solomeo porta il nome di un imprenditore illuminato e appassionato, Brunello Cucinelli, che ha saputo mantenere intatti i luoghi e la loro bellezza e ha donato una nuova vita al borgo». Petralia Soprana è invece un borgo siciliano situato nel parco delle Madonie, insignito del titolo “borgo dei borghi 2019”, riconoscimento che ha messo in moto dinamiche che porteranno ulteriori fondi destinati alle piccole città siciliane. Sigest, in collaborazione con Aim (Associazione italiana metropolitana) ha pubblicato il libro “Borghi Rinati - Paesaggi abbandonati e interventi di rigenerazione”, dove si raccontano le storie dei borghi storici italiani tornati a nuova vita.

Il 72% degli oltre 8mila Comuni italiani conta oggi meno di 5mila abitanti. Quella dei piccoli borghi è un’Italia dove vivono 10,5 milioni di cittadini e che rappresenta oltre i 55% del territorio nazionale, fatto di zone di pregio naturalistico, parchi e aree protette. Secondo un’indagine di Legambiente, dei 5.383 piccoli centri a rischio, 2.381 Comuni sono in avanzato stato di abbandono e i rimanenti sono già completamente spopolati. Eppure si tratta di un gran patrimonio non solo storico e architettonico, ma anche economico. Appena si intravvede il barlume di una rivitalizzazione di queste realtà compaiono investitori interessati a comprare un pezzetto di Italia storica. E sul mercato si trovano interi paesini medievali, castelli e casali antichi al prezzo di un appartamento di tre camere da letto in centro a Milano o Roma.

Abbiamo voluto fare una prova sul campo, offrendo al lettore qualche caso specifico che vada al di là dei prezzi medi delle statistiche.

Il castello in Umbria

In una location panoramica tra Todi e Montecastello di Vibio, con una vista a perdita d’occhio e da film americano, è in vendita un castello medievale di 975 mq di superficie, con una chiesa e 5,6 ettari di terreni coltivabili. Il prezzo? 480mila euro, la richiesta. «La proprietà è completamente da ristrutturare – specificano da CasaItalia Exclusive italian properties – ma oltre all’edificio principale ci sono altri tre edifici originariamente dedicati a stalle e magazzini. Il piano regolatore della zona consente non solo la ristrutturazione, ma anche l’aggiunta di 450 mq residenziali e la possibilità di costruire una piscina».

Se invece il castello lo si vuole già ristrutturato e pronto da vivere basta sborsare un po’ di più. Con 1,3 milioni si può comprare un intero castello rinnovato e arredato a 12 chilometri da Spoleto, con vista panoramica e utilizzabile anche come resort. Comprende infatti sette appartamenti per un totale di otto camere da letto, il ristorante, le aree comuni, la piscina e la Spa.

La fortezza in Toscana

Spostandosi in Toscana, per fare un altro esempio, oltre 1.700 mq di residenza storica vicino a Chiusi, con una fortezza antica e tre ettari di terreno costano 2,8 milioni di euro e offrono 11 camere da letto, 5 bagni, camini, soffitti decorati, giardini con prato. Lo stato di consegna viene definito “buono”, con categoria di efficienza energetica G. La residenza originale risale alla fine del 18° secolo e include due torri, oltre a diversi edifici annessi.

Dal centro al sud

Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone, è tra i primi 20 borghi più belli d’Italia, ma il centro del borgo, dove vivono 650 persone, lotta contro la speculazione edilizia dei dintorni. Si va dai 400 euro al mq della tipologia “medio usato” ai 750 euro al mq del ristrutturato. In media i prezzi salgono percorrendo la Penisola dal sud verso il nord. A Deruta, in provincia di Perugia, località nota per la produzione di ceramiche artistiche, si compra la tipologia ristrutturato in centro intorno ai 1.300 euro al metro e a Locorotondo (Bari) si parte dai 1.100 euro al metro.

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