Urbanistica

Immobiliare, gli agenti sfidano il «proptech» con app e negozi su strada

di Adriano Lovera

Stretti tra la sfida delle agenzie online e la disintermediazione, gli agenti immobiliari cercano nuove strade per reggere sul mercato e offrire valore aggiunto. Il tempo da perdere è poco, visto che solo il 60% delle compravendite viene mediato, secondo numeri emersi durante il convegno annuale di Air (Agenti immobiliari riuniti).

«La nostra categoria ha un problema di reputazione. Ecco perché è giusto ripartire da un rapporto più forte ed efficace con i nostri interlocutori», ha detto il neo presidente dell’associazione, Moreno Marangoni. Il mercato, comunque, non sta a guardare. A Milano è nato il “coworking degli agenti”, iniziativa di Liberty Network, società attiva in quattro divisioni: sviluppo, progettazione, property management e appunto intermediazione, secondo una formula innovativa.

«I professionisti, affidandosi a noi, eliminano immediatamente il costo per affittare un negozio su strada. Offriamo loro postazioni di lavoro e sale riunioni, wi-fi, software gestionale e ricerca di visure nelle banche dati, più un front office che serve come segretaria e per la pubblicazione degli annunci sui portali». spiega l’amministratore, Stefania Papavero. Gli agenti restano indipendenti, con la propria partita Iva, e non firmano un contratto di franchising, ma un rapporto di collaborazione che comprende il noleggio degli spazi più una fee annuale sul volume degli affari. «Per ora contiamo una dozzina di collaboratori e siamo aperti a nuovi ingressi, ma ci rivolgiamo a profili con un minimo di esperienza, non principianti. Quanto alla sede, ne abbiamo una a Milano, contiamo nel breve termine di aprirne altre due nel capoluogo e se le condizioni lo permetteranno, anche di estenderci su altre città» aggiunge Stefania Papavero.

Prendendo a prestito un termine dalla Rete, è sorto anche il cosiddetto Linkedin degli agenti, uno spazio in cui mettersi in mostra, promosso da Eumedianet, già titolare del sito di annunci Cambiocasa. «Abbiamo allestito agentiimmobiliariabilitati.it – racconta l’amministratore Eleonora Pisti –. Il sito raccoglie tutto il database dei circa 43mila agenti abilitati in Italia, con il proprio codice Rea e la provincia di riferimento. E già questo è uno strumento utile perché il fenomeno dei finti agenti è ancora frequente, ma nessun consumatore si rivolge davvero in Camera di commercio per valutare se chi propone una vendita sia davvero iscritto». In più, sul sito, ogni agente può arricchire la pagina personale con le proprie competenze e i contatti. «Per ora siamo a 250 profili. Stiamo lavorando per aumentare le attività di marketing e per collegare gli spazi di ciascun agente con i propri annunci», aggiunge Pisti.

Per quanto riguarda gli strumenti del mestiere, si è appena rinnovata ReGold, una delle app più usate, che dichiara una platea di utenti di 7mila agenzie e 14mila operatori. Per ogni appartamento, l’applicazione permette di recuperare con pochi click visure, planimetrie, Ape e tutti gli “incartamenti” burocratici. E ora aggiunge alcune funzionalità come la firma elettronica, per sottoscrivere a distanza e in formato digitale incarichi e proposte d’acquisto, e persino la consulenza per il passaggio delle utenze luce e gas. «Ci stiamo evolvendo con la convinzione di far crescere l’intero Real Estate», ha detto il fondatore, Diego Caponigro.

A dimostrazione del fatto che il contatto con il cliente è sempre fondamentale, però, c’è da registrare un parziale cambiamento di modello di business da parte di uno dei recenti protagonisti del fenomeno proptech, SkyCasa, agenzia online che offre “zero provvigioni” per il venditore. La società passa da puramente online a “ibrida” e sta reclutando 50 agenti che opereranno sull’area di Milano e cintura. «Siamo certi che la presenza di un consulente immobiliare sia indispensabile per accompagnare il cliente in tutte le fasi, dal primo incontro conoscitivo sino all’atto notarile, passando per gli appuntamenti di visita», ha detto il co-fondatore e amministratore delegato Andrea Anedda. «Partiamo da Milano perché conferma per il 2019 un trend di crescita dei prezzi, in controtendenza rispetto al quadro nazionale. E non sono da meno le zone di Lodi, Monza e Brianza».

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