Urbanistica

Immobili, per i «federal building» un miliardo in tre anni da Inail e Demanio

di Massimo Frontera

Vale un miliardo di euro in tre anni il piano per realizzare 18 "federal building" in altrettanti capoluoghi e città metropolitane. Un piano da attuare in parte con risorse dell'Agenzia del Demanio e in parte con il concorso dell'Inail, nel ruolo di investitore. Una mano arriva anche dai fondi per l'efficientamento energetico degli immobili della Pa, con 355 milioni, di cui 70 sbloccati a fine settembre con decreto Ambiente Economia.
Il direttore del Demanio, Roberto Reggi, parlerà dei suoi programmi immobiliari nel corso dell'assemblea dell'Anci che si apre oggi, e dove sarà presentato anche "open demanio cantieri", il programma da 320 milioni di investimenti in 138 interventi in 17 Regioni. Un piano che vede già 25 cantieri aperti per 97 milioni di euro, e un centinaio in fase di studio o di progettazione. Tra pochi giorni l'intero programma sarà liberamente consultabile sul sito "opendemanio"; e nelle prossime settimane la stessa cosa avverrà con tutti i progetti di federal building.

Finora il piano federal building è partito in sordina, con alcune operazioni-pilota avviate in Abruzzo, a Roma e Firenze, in Sardegna e in Veneto. Operazioni complesse, ma dalle dimensioni relativamente contenute. Il cambio di marcia arriverà invece dalla legge di Bilancio, che darà la spinta necessaria al decollo del programma, attraverso una norma apposita. Il principio guida è semplice: ottimizzare costi e spazi attraverso la concentrazione di uffici e strutture disperse per la città. Il principale obiettivo a cuore dell'Economia è l'abbattimento dei costi per le locazioni passive della Pa.

Ma questo obiettivo si porta dietro una serie di positivi "effetti collaterali", come il risparmio sulla bolletta energetica, grazie alla radicale riqualificazione edilizia, statica e impiantistica. C'è poi lo stimolo del mercato delle costruzioni e il miglioramento della qualità urbana nel quartiere e,infine, per il cittadino, l'utilità di avere vari sportelli concentrati in un solo luogo.Alcune iniziative pilota, come si diceva, sono già partite. A Firenze, sono in corso i lavori per riqualificare la Caserma Laugier, che ospiterà il personale di vari corpi di Polizia ora alloggiati in sedi disperse nella città. L'appalto in corso vale 18 milioni, ma l'intero federal building fiorentino richiede un investimento di quasi 29 milioni e, secondo il Demanio, farà risparmiare 3,7 milioni all'anno allo Stato. Vale invece 15 milioni l'operazione di Chieti, il primo federal building lanciato dal Demanio.

Nel capoluogo abruzzese saranno eliminate tutte le locazioni passive concentrando una decina di funzioni pubbliche in due sole sedi: l'ex Caserma Berardi e l'ex Ospedale militare Bucciante. A Sassari saranno investiti 12 milioni per alloggiare una cittadella giudiziaria nell'ex carcere San Sebastiano. Stessa cosa a Venezia, con un investimento di 10 milioni in una riqualificazione a Rio Terà dei Pensieri. Ma sono briciole rispetto ad altre iniziative, tra cui diverse nella Capitale. Una è già partita: la riorganizzazione di vari uffici dei ministeri Sviluppo e Ambiente a Viale America, all'Eur, attualmente ospitati in edifici privati. Un'operazione che complessivamente vedrà un investimento di 48 milioni e ne farà risparmiare 8,5 l'anno. Potenzialmente più grossa l'ipotesi, sempre a Roma, di riqualificare l'ex ospedale Forlanini, fatiscente ma con un altissimo potenziale di valorizzazione. Per questo investimento potrebbe scendere in campo l'Inail.

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