Imprese

Autostrade, nel nuovo contratto di lavoro 135 euro in più e clausola sociale

di Cristina Casadei

Ci sono voluti un anno di trattative e quattro scioperi ma l'altra notte Federreti (che rappresenta tra gli altri Autostrade per l'Italia) e Fise Acap (che rappresenta tra gli altri il gruppo Gavio) hanno siglato l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto Autostrade e trafori che riguarda 12mila addetti.«È un risultato importante, che conferma la centralità del comparto autostradale dal punto di vista produttivo e occupazionale. L'applicazione del nuovo contratto, solo per quanto riguarda Autostrade per l'Italia e altre aziende del Gruppo Atlantia attive nel settore autostradale, è un'ulteriore tappa nel percorso di valorizzazione delle relazioni industriali del Gruppo, che oggi vede impegnati solo in Italia oltre 7mila lavoratori», spiegano da Autostrade per l'Italia.

Paolo Bragato, presidente di Fise Acap, osserva invece che «tra gli aspetti che hanno portato le organizzazioni datoriali a firmare c'è sicuramente la durata: non stiamo parlando di un contratto classico di 3 anni ma di 3 anni e 6 mesi che ci darà maggiorepossibilità di programmazione. E poi la massa salariale. Con questo rinnovo si è interrotto una sorta di contratto fotocopia dove gli importi erano molto onerosi. In questo rinnovo gli importi sono più bassi e le dinamiche salariali raffreddate . Nel periodo di vigenza del contratto la massa salariale media sarà di circa 4mila euro per 3 anni e sei mesi, mentre in passato era di oltre 4.200 per 3 anni». Secondo quanto spiega una nota dei sindacati, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità, «è previsto, nel triennio, un aumento salariale di 135 euro sul minimo tabellare, da corrispondere in quattro decorrenze ed una una tantum di 500 euro, riferita al 2019. A questi si aggiungono da dicembre 2021 15 euro sull'Importo differenziato della retribuzione ed un 1% sulla previdenza integrativa, suddiviso in 0,5% a giugno 2021 e 0,5% a giugno 2022».

L'intesa mette anche la parola fine alla storia della clausola sociale che è stata alla base di quattro scioperi, dalla metà dell'estate all'autunno. «Nel contratto - evidenziano i sindacati - è previsto un protocollo sulla clausola sociale e contrattuale in caso di affidamento o assegnazione di concessioni al fine di tutelare l'occupazione, i diritti e il salario dei lavoratori. Entro 60 giorni dalla firma del contratto sarà definita la procedura». «Per le imprese - spiega Bragato - c'era l'assoluta esigenza che tutti i partecipanti alle gare potessero partecipare avendo pari condizioni di mercato nel presentare le offerte a seguito dei bandi emanati. Stabilito questo non vi è nessun ostacolo a garantire continuità lavorativa e retributiva ai lavoratori. Con i sindacati abbiamo firmato un protocollo con cui andremo al Ministero delle Infrastrutture per chiedere congiuntamente che la clausola sia inserita nei bandi di gara di prossima emanazione».

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