Progettazione

Stadio del Milan, l'assessore De Cesaris: «L'ok di Fiera Milano non vuol dire che il progetto sarà realizzato»

di Massimiliano Carbonaro

La palla adesso passa al Comune di Milano e non è detto che sarà una partita facile: la Fondazione Fiera Milano ha assegnato all'AC Milan insieme ad Arup Italia la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 del Portello nel capoluogo lombardo con il progetto We are Ac Milan che prevede un nuovo stadio per la compagine rosso-nera. Esce sconfitta la proposta presentata dalla Vitali Spa con Stam Europe.
Scelto il destino dell'ultimo lembo dell'ampia fiera cittadina di Milano, nella decisione della Fondazione c'era infatti in gioco la sorte del Padiglione 1-2 del Portello, una piccola parte dello storico quartiere espositivo dopo il trasferimento dell'area fieristica da Milano a Rho-Pero che ha dato il via nel 2005 alla trasformazione di CityLife, ancora in corso. Un ambito che oltre al super quartiere residenziale ed uffici caratterizzato dalle tre torri, griffate Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid, ha visto anche la realizzazione del centro congressi MiCo-Milano con la riconversione dei padiglioni 5 e 6 ad opera dell'architetto Mario Bellini.

Ora tocca agli ultimi due padiglioni per cui era stato pubblicato un bando scaduto il 31 gennaio a cui si erano presentati in sei cordate (ATI fra ArcotecnicaGroup -CILE SpA-PFK Consulting, l'A.C. Milan e Arup Italia, la Prelios, la Saggese, il Sig. Giampiero Viola, la Vitali e STAM Europe). Dall'esame delle proposte economiche e caratteristiche tecniche erano rimaste in gara tre possibilità, appunto quella del nuovo stadio del Milan, quella di Prelios che ipotizzava un parco tecnologico ispirato alla Villette di Parigi e quella di Vitali. L'offerta di Prelios è stata scartata e quindi la decisione è stata tra l'offerta del Milan e quella di Vitali. Nel dettaglio a uscire perdente è stata la proposta della trasformazione dei padiglioni con una copertura per realizzare un roof garden con una skyline su Milano a 7 metri d'altezza mentre all'interno la struttura sarebbe stata riqualificata per accogliere diverse attività. Per Vitali il progetto denominato Milano Alta rappresenta «un modello tecnico-economico di sviluppo replicabile anche in altre situazioni urbane italiane e internazionali».


Il Comune all'esame del progetto
Alla fine però l'ha spunta l'idea di un nuovo stadio da 48 mila posti. Il vero problema è che l'amministrazione meneghina non ha ancora potuto affrontare i dettagli dell'operazione. «Ora attendiamo di poter vedere e valutare il progetto definitivo - ha commentato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris - La decisione di Fiera non significa che l'opera sarà realizzata, oltre alle preliminari valutazioni tecniche ed urbanistiche, sarà infatti necessario il confronto in Giunta e in Consiglio, nonché l'approfondimento di tutti i rilievi avanzati dai cittadini». Certo non si può dire che il Comune di Milano sia all'oscuro dell'iniziativa ma c'è da esaminare tutti i dettagli legati all'impatto di un intervento tenendo conto delle esigenze di sviluppo e di tutela del territorio e considerando che da più parti è ritenuto molto invasivo per l'area e che sembra non sia molto apprezzato dai comitati di quartiere. «Da assessore allo Sport – aggiunge Chiara Bisconti, assessore allo Sport del Comune di Milano - penso che un secondo stadio possa essere un grande valore aggiunto per la città. Finalmente potremo valutare il progetto presentato dal Milan in tutte le sue componenti ampliando la discussione a tutte le parti coinvolte». Il comitato di residenti che osteggia l'opera teme soprattutto i lavori di bonifica (da 20 milioni circa).


L'offerta del Milan
Per il Milan si tratta di una scelta fondamentale che assume anche suggestioni emotive visto che la nuova arena sportiva dovrebbe essere realizzata davanti alla sua sede ufficiale. L'investimento previsto da parte della società rosso-nera è di oltre 300 milioni di euro, e il canone di affitto per Fondazione Fiera Milano è fissato in 4,05 milioni di euro annui, a fronte della concessione di un diritto di superficie di anni 50. Da non trascurare il valore del canone perché si è giunti alla decisione grazie anche ai rilanci del Milan che lo hanno portato da 3,95 a 4,05 milioni di euro, staccando l'altro concorrente, fermo a circa 3,7 milioni. Si prevedono una serie di funzioni complementari dall'albergo in posizione privilegiata rispetto allo stadio, al ristorante e ambiti per il commercio e il fitness. «La valorizzazione dei padiglioni della Fiera – spiega il Presidente di Fondazione Fiera Milano Benito Benedini - è un elemento essenziale per completare la trasformazione dell'area, insediando nuove destinazioni d'uso adeguate alle esigenze di una città che si rinnova. All'interno della zona 8 la nuova pluralità di funzioni scelta dalla Fondazione per il Portello offre contenuti d'attualità e servizi al quartiere, all'insegna della qualità e della fruibilità pubblica dei suoi spazi». Per l'ad del Milan, Barbara Berlusconi lo stadio di proprietà «porterà 50-80 milioni all'anno, risorse che saranno utilizzate anche per l'acquisto di nuovi giocatori». La Fondazione Fiera, che è pronta a consegnare l'area da gennaio, si sarebbe messa al riparo con una clausola nel caso in cui il progetto non ottenesse le autorizzazioni.

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