Progettazione

A Milano nell'area Expo nasce l'hub del design firmato De Lucchi e dedicato al mobile

Promosso da Hi-Interiors, ospiterà aziende e start up dell'arredo e dell'hi-tech

di Giovanna Mancini

Un grande hub del design nell'area ex Expo, che riunirà sotto uno stesso tetto progettisti, architetti, designer, aziende già consolidate del settore e start up tecnologiche italiane ed estere, con l'obiettivo di creare uno spazio in cui il design – di cui Milano è riconosciuta capitale internazionale – incontri l'innovazione digitale – di cui invece il nostro Paese è carente – per riceverne ulteriore opportunità di sviluppo. Nasce così il progetto Design Tech, promosso dalla scaleup italiana Hi-Interiors, che si occupa di Digital Transformation nel settore del mobile, con il supporto di LendLease, il gruppo australiano che ha ricevuto in gestione lo sviluppo del parco tecnologico scientifico Mind, in corso di realizzazione nell'ex area Expo. Un progetto concreto e avviato, con una prima Call («call4Solutions») che parte proprio in questi giorni, per selezionare aziende e start up in grado di fornire le soluzioni di arredo per gli spazi di co-working che dovrebbero partire a ottobre.

Con circa 50 postazioni attive, il co-working sarà ospitato all'interno dell'edificio progettato da Michele De Lucchi che, durante Expo 2015, fu il padiglione di Intesa Sanpaolo.Il Co-working, spiega il ceo di Hi-Interiors Ivan Tallarico – è solo il primo step di un progetto articolato su tre livelli: lo spazio di lavoro condiviso metterà a contatto come accennato i professionisti del settore, aziende e start up senza un confine netto sulle competenze: accanto a Pmi e operatori del design inteso in senso lato (arredo, ma anche moda e automotive), Design Tech ospiterà anche fornitori di tecnologie e soluzioni digitali che aiutino le aziende del design «a scalare le tecnologie emergenti», spiega Tallarico. Tra i partner del progetto si trovano soggetti come STMicroelectronics e Pininfarina, tra gli altri, in una logica di trasversalità delle competenze che è l'anima stessa del progetto. Il secondo livello è il Co-living e per questo bisognerà aspettare il completamento della riqualificazione dell’area Mind, per avere a disposizione gli spazi nel West Gate, nel 2022-2023. «La nostra idea è creare una sorta di grande showroom – spiega Tallarico – in cui aziende e start up risiederanno per alcuni mesi e testeranno le soluzioni progettate».

L'ultimo tassello sarà un Co-Factory, una vera e propria fabbrica a supporto della prototipazione rapida di nuovi prodotti da parte di start up e aziende. «Riproponiamo quello che avviene nelle aziende in una logica chiusa, ma in una logica di innovazione aperta – dice ancora il ceo di Hi-Interiors – offrendo uno spazio ottimizzato e condiviso con altri partner, quindi più attrattivo e accessibile per gli investimenti».Design Tech si propone così di «accelerare la diffusione delle tecnologie digitali nel settore del design e favorire il cambiamento di paradigma anche culturale, grazie all'integrazione con la tecnologia – prosegue Tallarico -. Perché in Italia oggi c'è una profonda cultura del progetto, che si applica anche alle aziende, ma persiste una difficoltà a integrare i progetti con l'elemento tecnologico, che invece è sempre più importante e lo dimostra anche la crisi che stiamo vivendo in queste settimane, legata al Coronavirus». Proprio per questo Hi-Interiors e LendLease hanno deciso di lanciare comunque la Call in questi giorni, nonostante l'emergenza in corso: «Abbiamo riflettuto a lungo se sospendere o meno la chiamata – racconta Tallarico -, ma alla fine ha prevalso l'idea di non fermarsi, perché proprio questo è il momento in cui le le aziende devono lavorare sull'elemento dell'innovazione. Se non puoi fatturare, devi progettare. E noi siamo in grado di gestire la prima parte della call in maniera totalmente digitale, da remoto».

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