Progettazione

Il Pritzker 2020 a Yvonne Farrell e Shelley McNamara di Grafton Architects

Le architette irlandesi premiate per «l'incessante impegno per l'eccellenza in architettura, il loro atteggiamento responsabile nei confronti dell'ambiente e la loro capacità di essere cosmopoliti mentre accolgono l'unicità di ogni luogo in cui lavorano»

di Mariagrazia Barletta

Yvonne Farrell e Shelley McNamara, titolari dello studio Grafton di Dublino, celebratrici dello spazio libero e gratuito alla Biennale «Freespace» di Venezia, nonché autrici della sede di via Roentgen dell'Università Bocconi di Milano, sono le vincitrici del Pritzker 2020. Il premio, considerato per l'architettura l'equivalente del Nobel, riconosce, tra le altre, la capacità delle progettiste di «saper essere cosmopolite pur abbracciando l'unicità di ogni luogo in cui lavorano». Una riverenza per i contesti che produce architetture «moderne e di impatto, che mai si ripetono o imitano». Le due progettiste vengono premiate, inoltre, per «l'integrità dell'approccio seguito, che si esprime sia attraverso gli edifici che progettano sia nel modo in cui conducono il loro lavoro». Viene dato riconoscimento – si legge ancora nel verdetto - «alla loro fiducia nella collaborazione, alla generosità mostrata verso i colleghi, evidenziata specialmente nella Biennale di Venezia del 2018». Premiate anche per «l'incessante impegno a favore dell'eccellenza in architettura e per l'atteggiamento responsabile verso l'ambiente». In sintesi, il premio, istituito nel 1979 da Jay Pritzker, imprenditore e filantropo statunitense, fondatore della catena di hotel Hyatt, e da sua moglie Cindy, passa sotto la lente, non solo gli esiti del lavoro, ossia le architetture realizzate, ma anche l'etica, salda, che guida l'operato delle due socie.

Appena insignite della Royal Gold Medal, prestigioso premio approvato dalla regina d'Inghilterra e assegnato a chi ha avuto un'influenza significativa sul progresso dell'architettura, Yvonne Farrell e Shelley McNamara hanno anche una lunga carriera come docenti universitarie (subito dopo la laurea hanno iniziato ad insegnare alla Scuola di Architettura dell'University College di Dublino). «Insegnare è sempre stata per noi una realtà parallela», afferma Yvonne Farrell. Molte opere le hanno realizzate in Irlanda, ma grazie ai concorsi hanno esportato la loro progettazione anche in Francia, in Italia e in Perù. Nel curriculum spiccano grandi edifici pubblici, molti commissionati da università. Oltre alla sede della Bocconi, hanno firmato la Scuola di Medicina dell'Università di Limerick (Irlanda). E poi il pluripremiato campus dell'Università di Ingegneria e Tecnologia a Lima (Peru), un edificio brutalista che, concepito come una «nuova scogliera», rimanda al particolare rapporto della città con il Pacifico. Ed ancora: la Scuola di Economia dell'Università di Tolosa (Francia), che, con la sua particolare composizione, reinterpreta elementi che racchiudono l'anima della città e la sua storia, come i contrafforti di mattoni, i chiostri e le torri di mattoni e pietra. Di recente hanno consegnato la «Town House», un edificio con funzioni miste per la Kingston University di Londra, dove la facciata arretra rispetto alla griglia strutturale per dar vita ad una soglia permeabile che prepara alla funzione pubblica interna all'edificio. Hanno firmato, inoltre, importati sedi istituzionali, come gli uffici del Dipartimento delle Finanze a Dublino e, sempre nella capitale irlandese, la sede dell'Urban Institute of Ireland.

«Pioniere in un campo che è stato tradizionalmente, ed è tuttora, dominato dagli uomini, rappresentano anche un faro per gli altri mentre forgiano il loro percorso professionale esemplare», afferma ancora la giuria presieduta da Stephen Breyer, giudice della corte suprema statunitense con uno spiccato interesse per l'architettura. In giuria quest'anno: André Aranha Corrêa do Lago, critico di architettura, curatore e ambasciatore brasiliano in Giappone; Kazuyo Sejima, vincitrice del Pritzker nel 2010 e co-fondatrice dello studio giapponese Sanaa; l'italiana Benedetta Tagliabue alla guida dello studio barcellonese (con sede anche a Shanghai) Embt Miralles Tagliabue; Wang Shu, premiato con il Pritzker nel 2012, preside della Scuola di Architettura alla China Academy of Art di Hangzhou e fondatore del noto studio Amateur Architecture; il direttore esecutivo del Premio Pritzker, Martha Thorne; Barry Bergdoll, professore di storia dell'arte e archeologia alla Columbia University, dove ricopre la Cattedra Meyer Schapiro ed ex curatore del dipartimento di architettura e design del Museum of Modern Art (MoMA); Deborah Berke, fondatrice dello studio di architettura Deborah Berke Partners di New York e preside della Scuola di Architettura di Yale.

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