Progettazione

Progettazione, l'ex ministro Orlando contro i bandi gratis: emendamento al decreto Milleproroghe

Porta la firma del deputato Pd, già ai vertici del dicastero della Giustizia, la proposta di modifica al decreto che rende nulle le clausole relative a prestazioni professionali gratuite

di Mauro Salerno

Addio ai bandi gratis. La battaglia portata avanti in particolare dai progettisti contro le pubbliche amministrazioni che chiedono prestazioni gratuite ai professionisti (in cambio di visibilità o di chissà quale altro beneficio futuro) trova un "cavaliere" d'eccezione alla Camera. Andrea Orlando, deputato Pd e già ministro della Giustizia con i Governi Renzi e Gentiloni (Via Arenula è il dicastero cui spetta la competenza sugli ordini e dunque sulle tariffe professionali), è l'unico firmatario di un emendamento al decreto Milleproroghe che punta a rendere nulle le clausole dei bandi pubblici che prevedono l'esecuzione di prestazioni gratuite.

L'emendamento - in realtà un sub-emendamento a una proposta di modifica presentata dal governo - va anche più in là. Oltre ai bandi che non prevedono alcun compenso la proposta prevedi rendere nulle anche le clausole di gara che puntano su compensi simbolici o comunque « non proporzionati alla qualità e alla quantità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione».

Dunque niente bandi gratis, ma neppure gare con la previsione di compensi irrisori rispetto al lavoro da svolgere. Il subemendamento prevede che quando il giudice viene chiamato a decidere su un bando che prevede un passaggio di questo tipo deve dichiarare la clausola nulla, come non fosse mai esistita. In questi casi, allora è il giudice stesso a determinare il compenso previsto per il professionista basandosi sui «parametri» stabiliti per decreto.

L'esame del decreto Milleproroghe riprende oggi in commissione alla Camera (Affari Costituzionali e Bilancio riunite). Il decreto legge scade il 29 febbraio, e deve essere esaminato anche dal Senato.

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