Progettazione

Inaugurato a Milano il nuovo Campus della Bocconi progettato dallo studio Sanaa

di Mariagrazia Barletta

Tecnologie a servizio dell'efficienza energetica, del comfort ambientale e di una didattica coinvolgente. Massima trasparenza e apertura verso la città. E abbondanti spazi intermedi che favoriscono lo scambio e l'incontro in un'epoca in cui la separazione tra discipline è ormai superata. Ingloba tutti i canoni che rendono una sede universitaria all'avanguardia il nuovo campus della Bocconi inaugurato ieri alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ispirato al modello anglosassone, il nuovo complesso edilizio, progettato dai premi Pritzker Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, soci dello studio giapponese Sanaa , ha aperto i battenti nell'area che fino al 2005 era occupata dalla Centrale del latte di Milano. «La progettazione affascinante, di alto valore, che abbiamo visto realizzata, la piena sostenibilità ambientale, l'apertura alla città, raffigurano ed esprimono ciò che poc'anzi mi ha detto una studentessa, che ha sottolineato la centralità che lo studente ha in questo campus», ha commentato Mattarella poco dopo l'inaugurazione, durante il suo intervento alla cerimonia di apertura dell'anno accademico dell'Ateneo.

Cortine sinuose marcate dalle ondulate e candide "tende" metalliche hanno preso forma, intervallate da spazi aperti. Sono 18mila i metri quadrati costruiti e 17mila quelli destinati a verde. L'intervento ha comportato un investimento di 150 milioni di euro, quasi tutti sostenuti dall'Ateneo privato se si esclude un contributo parziale che la Bocconi ha ottenuto dal Miur (tramite i bandi della legge 338 del 2000) per realizzare i dormitori. Il complesso comprende la residenza per studenti e visiting professor da 300 posti letto, aperta all'incirca un anno fa, quattro edifici che formano la nuova sede della Sda School of management e un centro sportivo polifunzionale, operativo dal prossimo anno accademico, dotato di due piscine, una olimpionica e l'altra di 25 metri, di un'area fitness, un campo di basket-pallavolo e una pista indoor per la corsa. Dunque un polo sportivo-ricreativo «di cui potrà usufruire la comunità cittadina», ha sottolineato in occasione del taglio del nastro, Mario Monti, presidente dell'Università Bocconi.

«Il complesso che oggi si inaugura, progettato dallo studio Sanaa di Tokyo (vincitore del concorso internazionale di progettazione nel 2012, nda), risponde con armonia estetica ai più avanzati requisiti di efficienza e sostenibilità ambientale», ha affermato il senatore ed ex premier. «È un campus che porta valore al quartiere», ha commentato il sindaco Giuseppe Sala, presente al taglio del nastro. «È un campus - ha continuato - che fa crescere la città perché ricuce un asse fondamentale tra il centro e la fascia sud di Milano, nella zona nevralgica immediatamente adiacente alla cerchia filo-viaria». «Da sindaco e da italiano - ha aggiunto il primo cittadino - vorrei semplicemente che questa voglia di fare bene per noi e per i nostri figli, questo slancio, tornasse a contagiare l'Italia».

L'apertura alla città assume diverse connotazioni: i 17mila mq di verde del campus saranno fruibili dal pubblico, a partire dal prossimo gennaio e nelle ore diurne. Il concetto di apertura è fisico e si concretizza anche nella trasparenza degli edifici proiettati verso l'esterno, ma anche metaforico ed espresso, ad esempio, dall'apertura alle diverse nazionalità (la Bocconi accoglie manager e studenti provenienti da 99 Paesi diversi) e dalla capacità di captare le innovazioni, tra cui quelle del settore tecnologico (il prossimo anno accademico l'Ateneo inaugura la laurea triennale in Intelligenza artificiale). E, nel nuovo campus, l'innovazione tecnologica è ampiamente al servizio dell'architettura e della didattica. «Tutte le coperture degli edifici sono dotate di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, che producono oltre 1.200 kW di potenza nominale e il risparmio energetico è garantito dall'utilizzo delle pompe di calore e dei gruppi frigoriferi per bilanciare il fabbisogno termico dei diversi edifici, da un involucro degli edifici ad alta efficienza energetica (a una prima pelle esterna in lamiera stirata in alluminio anodizzato ne fa seguito una seconda in vetro e alluminio a taglio termico) e da un sistema evoluto di gestione dell'illuminazione con controllo automatico dei livelli di luminosità in ogni singolo spazio», scrive l'Università in una nota.

Nelle aule le tecnologie esaltano l'interattività della didattica; mentre una serie di servizi è accessibile tramite app. Ogni studente con il suo Qr code personale (che sostituisce il badge) ha accesso ai servizi e può registrare la propria presenza in aula. Un sofisticato sistema di building management si serve della tecnologia IoT per regolare i livelli di temperatura, umidità e anidride carbonica, garantendo il comfort termo-igrometrico. Generosi gli spazi per l'incontro e la sosta, che favoriscono l'interazione. Tra l'altro gli edifici curvando si chiudono in se stessi dando spazio ad ampie corti verdi. Gli spazi intermedi, di interrelazione esprimono in architettura l'esigenza che le diverse discipline hanno - come ha ricordato il presidente della Repubblica - di uscire dal loro isolamento. «Stiamo uscendo da un lungo periodo di esaltazione dell'iper-specializzazione, vi è un ripensamento a riguardo ed è suggestivo che questo emerga nel 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, che seppe, seppure nella assai più ridotta dimensione della conoscenza di quei tempi, spaziare dall'arte all'ingegneria, dall'anatomia all'idraulica», ha osservato Mattarella.

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