Progettazione

Costruzioni, Torretta (Uni): nelle norme sul Bim nessun riferimento ai titoli di studio

di Giusepe Latour

Assimilare il Bim manager all'Innovation manager. Consentendo così alle aziende che utilizzano le nuove tecnologie digitali nelle costruzioni di accedere ai voucher previsti dalla legge di Bilancio. Piero Torretta, presidente di Uni, l'ente italiano di normazione tecnica, spiega come il decreto attualmente allo studio del Mise potrebbe spingere l'innovazione anche in edilizia. Senza dimenticare le polemiche che, nei giorni scorsi, hanno accompagnato il tema della qualificazione dei professionisti che si occupano di Building information modeling.

Partiamo dalla questione del Bim.
Faccio una premessa. Quello della normativa italiana sul Bim è stato un lavoro molto articolato, condotto accogliendo le sollecitazioni del mercato. Nella parte che riguarda i professionisti, abbiamo svolto la funzione che ci viene attribuita dalla legge 4/2013 in materia di professioni non regolamentate.

Da lì, però, è nato il caso della circolare Accredia che aveva escluso periti e geometri dalle certificazioni.
Accredia è stata presa dalla fretta di dare una risposta al mercato. Adesso, però, quella circolare è stata sospesa ed è stato avviato il lavoro su una prassi di riferimento. Servirà a fornire i criteri per la valutazione di conformità in materia di Bim. In pratica, dirà come i certificatori dovranno fare le verifiche di conformità alla norma.

Possiamo dire che la norma tecnica non parla di titoli di studio?
Certamente. Voglio sottolineare che nella norma Uni non si parla di titoli di studio di alcun genere per nessuna delle figure legate al Bim. E c'è un motivo: la normazione tecnica non può attribuire competenze esclusive che non siano già state attribuite dalla legge.

In che tempi sarà chiusa la prassi?
Mediamente servono tra i sei e gli otto mesi. In questo caso, però, c'è una percepita esigenza di fare in fretta e mi aspetto una risposta rapida. Penso che, comunque, ci vorranno almeno tre mesi.

A quel punto avrete completato il lavoro. Sono possibili altri interventi?
Ci potrebbe essere qualche precisazione sulla figura dei Bim manager. Nel settore delle costruzioni è un soggetto che può essere assimilato a un Innovation manager, regolato dall'ultima legge di Bilancio. In questo modo, il suo inquadramento in azienda potrebbe essere incentivato. Sarebbe opportuno un chiarimento in questa direzione, con il decreto del Mise che dovrà regolare la materia.

Ultimo punto. Che interventi servono sulla normazione tecnica?
Servirebbe una maggiore attenzione al tema degli acquisti di norme tecniche. Attualmente le vendite pesano per circa il 35%: il resto arriva da contributi pubblici e contributi dei soci. Bisogna, però, considerare che oggi il rapporto tra norme utilizzate e norme vendute è molto basso. Molti soggetti usano norme di cui non hanno un possesso legale. C'è, insomma, margine perché le vendite possano salire. E non è solo un tema che interessa Uni. La normazione tecnica, attraverso la creazione di standard, è un fattore di competizione internazionale del paese.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©