Progettazione

Dubai 2020/1. Battaglia sul Padiglione Italia, oggi al Tar il ricorso di Cucinella

di Giorgio Santilli

È battaglia legale sul progetto vincitore del Padiglione Italia per Expo 2020 a Dubai. Il raggruppamento guidato da Mario Cucinella Architects, escluso dal concorso, ha presentato ricorso al Tar Lazio,chiedendo la sospensiva del procedimento. L’udienza è fissata per oggi.

Cucinella, che si è presentato in raggruppamento con Land Italia, GAE Engineering, Tekne e Mm, contesta in sostanza l’aggiudicazione al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da CRA Carlo Ratti Associati, Italo Rota Bulding Office, F&M Ingegneria e Matteo Gatto & Associati. Nel ricorso presentato al Tribunale si ricorda che il raggruppamento guidato da Cucinella «ha conseguito il più alto dei punteggi assegnati dalla commissione giudicatrice in sede di valutazione tecnica». Il raggruppamento è stato poi escluso dalla competizione per un confluitto di interesse. Il ricorso ricorda comunque che «il ragguppamento Carlolottiassociati ha conseguito - nella graduatoria defintiva stilata a valle dell’apertura delle offerte economiche - 74,48 punti, con uno scarto negativo di 0,17 punti rispetto al solo punteggio tecnico conseguito dal raggruppamento Cucinella. Pertanto, «se non fosse stato escluso e se la sua offerta economica fosse stata aperta durante la seduta del 20.02.2019, al pari delle offerte presentate dagli altri concorrenti, sarebbestata certa la sua proclamazione a vincitore del Concorso».

Ma qual è la ragione dell’esclusione? Il provvedimento adotato da Invitalia, che svolge le funzioni di centrale di committenza per conto del commissario starordinario all’Expo 2020, fa riferimento a un conflitto di interessi relativo a MM, una delle società del raggruppamento. La società avrebbe taciuto una circostanza che può configurare conflitto di interessi, vale a dire rapporti di affari esistenti con l’ingegner Lorenzo Candelpergher «al quale la stazione appaltante, con contratto concluso il 3 ottobre 2018, ha conferito l’incarico di Project manager per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai, nonché per la realizzazione del Padiglione Italia a Dubai, inclusa la relativa progettazione». La MM si sarebbe potuta trovare nella posizione di ricevere anticipatamente informazioni relative al concorso di progettazione.

Il ricorso contesta questa decisione per varie ragioni tra cui quella che non c’erano «rapporti d’affari» fra MM e Candelpergher, ma la partecipazione a una joint venture «della Branch di Mm con la società di Candelpergher», che questi non ha partecipato alla predisposizione del documento di indirizzo della progettazione, che Invitalia ha messo in gara non un appalto di servizi ma un progetto preliminare di fattibilità tecnica, che Candelpergher è stato consulente del commissario ma non di Invitalia che ha svolto la gara e infine che lo stesso ingegnere a Dubai è presidente del Comitato degli Italiani all’Estero.

Oggi il Tar. Invitalia attende le decisioni ma rassicura che le attività vanno avanti secondo i tempi previsti.

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