Progettazione

Il capannone mette lo smoking, pronto l'ampliamento di Pratic firmato studio Geza

di Francesca Oddo

Dopo sette anni dall'inaugurazione del quartier generale di Pratic, l'azienda dei fratelli Orioli situata a Fagagna, nella provincia di Udine, presenta il nuovo ampliamento realizzato da Geza , lo stesso studio di architettura che aveva firmato il primo edificio. Il sodalizio cliente-committente ha chiaramente funzionato e oggi i due stabilimenti produttivi - lungi dall'essere oggetti isolati e privi di rapporto l'uno con l'altro come spesso accade nell'edilizia industriale - dialogano e si confrontano esternando una qualità di linguaggio che si conferma un plusvalore per l'azienda. Attiva da oltre 50 anni nella produzione di sistemi di schermatura solare, Pratic riconosce all'architettura la capacità di comunicare i valori aziendali e di costituire essa stessa un efficace biglietto da visita. E del resto il loro campo di applicazione è vicino all'architettura, considerato che l'obiettivo dell'azienda è la progettazione e la realizzazione di soluzioni per proteggere e arredare ambienti esterni, peraltro con soluzioni dal design molto curato e sobrio.

In questi ultimi anni il fatturato di Pratic è cresciuto. Lo dimostrano anche gli investimenti per la nuova sede del 2011 costata circa 7 milioni di euro (Medaglia d'oro all'Architettura italiana - Premio Speciale alla Committenza Privata nel 2012) e per il recente ampliamento di 5 milioni di euro, concepiti con acume e sensibilità da un team di progettisti, guidati da Stefano Gri e Piero Zucchi (soci fondatori di Geza) e con un'esperienza sempre più matura nella realizzazione di stabilimenti industriali in armonia con il contesto. Non è stata soltanto Pratic ad aver cercato Geza, ma anche Faber Industrie, leader nella produzione di bombole per gas compressi ad alta pressione, per la quale nel 2014 lo studio con base a Udine ha realizzato il nuovo quartier generale. Lo studio, fra l'altro, sta attualmente progettando diversi altri interventi a carattere industriale. In tutti questi casi Geza ha sempre adottato un linguaggio minimalista, pulito, sobrio, ponendo grande attenzione al rapporto con il paesaggio, a dimostrazione che anche un insediamento industriale può contribuire a ingentilire le aree di produzione.

Lo conferma anche Pratic 2.0, un edificio di 9mila metri quadrati a pianta rettangolare e a sviluppo orizzontale che si posa leggero e con garbo su un manto erboso, al confine con la strada provinciale. Entrambi gli edifici concepiti per Pratic, studiati nei minimi dettagli (secondo una precisa e ricorrente attitudine che Geza esprime in tutti i suoi progetti, a prescindere dalla scala e dalla tipologia), lavorano sulle dinamiche di interazione fra la loro pelle e l'ambiente circostante. E così, se il primo edificio accoglie la visuale sull'esterno attraverso ampie superfici vetrate (quelle degli uffici), il secondo assorbe il paesaggio e gli fa eco attraverso un rivestimento cangiante composto da pannelli in policarbonato di 4 centimetri di spessore e circa 10 metri di altezza. I pannelli in graniglia di marmo nero e calcestruzzo nero dell'intervento originario, che si affiancano a quelli in policarbonato della nuova struttura, agganciano poi l'edificio al terreno descrivendo, con un gesto energico e materico, una ulteriore modalità di appartenenza al contesto.

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