Progettazione

Progettazione, il Bim fa breccia: nel 2018 gare per 246 milioni (+ 590% sul 2017)

di Massimo Frontera

L’innovazione del Bim piace assai alle stazioni appaltanti pubbliche. Stando ai numeri censiti dal Cresme e dal Consiglio nazionale degli architetti, la scelta di chiedere la modellazione in Bim nei bandi di servizi di architettura e ingegneria va ben oltre l’obbligo normativo e indica, nel suo andamento, una crescita esponenziale realizzata nell’ultimo anno, e in particolare nell’ultimo trimestre del 2018. Al punto che nell’ultimo Bim-monitoring a cura del Cresme e del centro studi del Consiglio nazionale degli architetti, si parla di “rivoluzione Bim” ormai partita. In prima fila tra i grandi committenti c’è l’Agenzia del Demanio che - come è noto - ha deciso di inserire il Bim in tutti i sui bandi che riguardano immobili statali, indipendentemente dall’importo. Ma tra i bandi più rilevanti del 2018 si segnala anche la regione Campania che ha mandato in gara sei gare per 32,6 milioni di euro.

I PRINCIPALI BANDI DI SERVIZI DEL 2018 CHE RICHIEDONO IL BIM

Accelerazione bruciante: nel 2018 crescita del 590% dei valori
Effettivamente, i numeri del fenomeno Bim sono impressionanti. Nel 2017 l’importo totale dei bandi di progettazione in Bim è stato di 36 milioni per 99 bandi. L’anno successivo il valore è cresciuto a 246 milioni di euro per 291 bandi, pari a un incremento di valore a dir poco strepitoso: 590 per cento. Solo negli ultimi quattro mesi dell’anno sono stati pubblicati 80 avvisi per un valore di oltre 163 milioni di euro. Prima del 2017 c’era il vuoto o quasi: solo 30 avvisi nel biennio 2015-2016. C’è anche un altro modo di vedere la “conquista del west” del Bim: nel 2017 i bandi Bim rappresentavano il 3% del valore del mercato, nel 2018 il peso del Bim è salito al 17%, ma nel solo ultimo trimestre il valore degli importi in gara, dice il rapporto Bim-Monitoring, è del 30 per cento.

Diffusione con largo anticipo sulle scadenze normative
Insomma, i numeri indicano una crescita rapida e robusta, anticipando notevolmente le norme che, al momento, impongono il Bim negli appalti di oltre 100 milioni di euro. La prossima scadenza è all’inizio del prossimo anno, con l’obbligo di Bim anche per importi di 50 milioni. Ma intanto nel 2018 il valore medio dei bandi Bim è stato di 847mila euro. I motori principali, come si diceva, sono le stazioni appaltanti di livello nazionale. Nel 2018 le amministrazioni centrali (con protagonista il Demanio) hanno mandato in gara 172 avvisi Bim sui 291 totali, per il 33,6% del valore complessivo. Un ruolo di primo piano lo hanno avuto anche le grandi società di servizi pubblici (con protagonista l’Anas) con soli 22 avvisi hanno rappresentato il 29% del totale dei bandi Bim. Al terzo posto ci sono le Regioni, dove però i protagonisti principali sono Campania e Basilicata, con 9 avvisi per il 14,4% del valore dei bandi Bim. Segnali di vita anche da parte di comuni e province, con 50 avvisi (tra comuni, province e città metropolitane) il cui importo complessivo arriva a pesare per il 109,5% sul totale.

La vera sfida: passare dal computer al cantiere
«Il trend di crescita dei bandi Bim - stima il documento di Cresme e Cna - sembra destinato a consolidarsi nei prossimi anni per effetto della progressiva introduzione di tali metodi e strumenti come previsto dal decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 1° dicembre 2017 n. 560, ma anche per la crescita culturale che sta avvenendo». «Lo scenario della crescita del Bim - prosegue il report - è dovuto anche alla consapevolezza che si tratta di uno strumento che contribuisce all'evoluzione del settore della progettazione e soprattutto delle costruzioni, tanto da diventare una moda. Come sempre l'Italia fatica ad avviare i processi, ma poi, a un certo punto le cose accelerano rapidamente».
Ora vera sfida è quella di trasferire il Bim dal computer al cantiere, nel senso che il vero banco di prova è la richiesta del Bim negli appalti di lavori, dove si misureranno la dimestichezza e la fiducia - sia delle stazioni appaltanti che delle imprese - nei confronti delle potenzialità della digitalizzazione.

IL BIM-MONITORING CRESME-CNA (SINTESI)

Bandi di progettazione con Bim pubblicati nel 2018 di oltre 1 milione di euro

Sintesi del “Bim-Monitoring” del Cresme e del Consiglio nazionale degli architetti

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