Progettazione

Roma, Mario Botta presenta a Mattarella il restyling di Palazzo San Felice

di M.Fr.

Arriva dalla svizzera la soluzione al riutilizzo di Palazzo San Felice, una dipendenza del Quirinale, con entrata su Via delle Dataria, utilizzato fino all’anno scorso come residenza del personale di servizio della Presidenza della Repubblica. L’immobile è destinato a ospitare la biblioteca nazionale di archeologia e storia dell'Arte di Piazza Venezia, diventando un «polo bibliotecario culturale e creativo». «L’ipotesi progettuale», come spiega una nota del Quirinale, è stata elaborata dall’architetto svizzero Mario Botta e presentata pubblicamente lo scorso venerdì a Roma alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.

L’idea sviluppata da Botta, spiega sempre la nota, «è incentrata sulla valorizzazione e fruibilità degli spazi e si sviluppa su una superfice di circa 6mila mq, che rappresentano circa il doppio degli spazi attualmente occupati dalla Biblioteca in Palazzo Venezia, il tutto articolato su cinque livelli, di cui uno seminterrato». Nei cinque piani del Palazzo saranno ricavati sale di lettura, uffici, depositi, locali tecnici, zone espositive, oltre a uno spazio esterno per eventi e accoglienza. Prevista inoltre una distribuzione per deposito libri pari a circa 14 km di sviluppo di scaffali che consentirà una sistemazione di circa 400mila volumi («quantitativo che soddisfa le attuali esigenze e anche quelle per i prossimi anni»). Nell’immobile si farà spazio anche a un nuovo auditorium di circa 350 posti.

«Il progetto - ha commentato il presidente della Repubblica - è affascinante, non soltanto perché ha ricondotto a unità un complesso disarticolato di elementi che erano lì, casualmente messi insieme, ma perché rende perfettamente funzionale, rispetto all'obiettivo che si persegue, la soluzione».

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