Progettazione

Philips cambia casa, e rivoluziona gli spazi di lavoro: ecco la nuova sede a Milano

di Massimo Frontera

«In Italia si sta iniziando a parlare di questa nuova metodologia di lavoro in cui non c'è l'architetto - o l’ingegnere - che fa tutto, ma c'è una figura specializzata, come il project manager o il cost manager, che coordina la commessa: cioè che fa solo il coordinatore, che è un mestiere a parte, diverso dal progettista. Ecco, questo intervento che abbiamo completato a Milano è un bell'esempio di applicazione di un team integrato in cui c'erano queste figure, e che ha funzionato molto bene». A parlare è l’ingegnere strutturista Carlo Vittorio Matildi, 15 anni di esperienza estera come project manager i vari maxi-cantieri tra Londra, Cina e Medio Oriente, e titolare dello studio Matildi & Partners . Matildi offre una prospettiva diversa per raccontare uno degli ultimi progetti di nuovi spazi per uffici a Milano.

L’intervento in questione - completato nel marzo scorso - è la nuova sede Philips. La multinazionale olandese ha deciso di lasciare la vecchia sede di Monza (immobile di sua proprietà) per trasferirsi a Milano, prendendo in affitto un immobile gestito da Coima. Si tratta dell’edificio di Viale Sarca 235, di cui Coima aveva in precedenza affidato il restyling del “guscio” a Scandurra Studio Architettura. Tutto il resto è stato allestito ex novo, in base alle esigenze del tenant.

Lo spazio di lavoro interno è ovviamente di nuova concezione: non ci sono stanze assegnate e non ci sono scrivanie assegnate. Ci sono solo postazioni “fluide”, occupate ogni giorno come capita, distribuite in spazi aperti che favoriscono la comunicazione e la collaborazione. Per i 500 dipendenti di Philips il cambiamento è stato notevole perché sono passati da un edificio di 28mila mq, organizzato in stanze e corridoi, a 7.500 mq di spazi “open” distribuiti su quattro piani e mezzo.

Per gestire l’intervento “turn key” (dal design agli arredi, dalla sicurezza agli impianti, dalla gestione della commessa al controllo dei costi) Philips ha scelto il modello del team di lavoro affidato a un project manager. L’incarico è arrivato Carlo Vittorio Matildi transitando per il big inglese Turner & Townsend (non presente in Italia con una sede strutturata), di cui Philips e cliente, e per il quale Carlo Vittorio Matildi ha svolto incarichi di project manager e cost manager.

Per organizzare la sede a Milano, Philips ha scelto appunto il modello del project management. «Abbiamo scelto il designer, abbiamo scelto il contractor, svolgendo un incarico più ampio della mera direzione lavori: cioè la gestione della commessa, con il cliente da una parte e il contractor dall'altra. Il tutto per garantire il lavoro nei limiti di costo e di tempo chiesti dal cliente». L’intervento è costato circa sette milioni ed è stato realizzato in sei mesi.

La scelta del project manager, come racconta lo stesso Matildi, si è rivelata utile soprattutto in due occasioni, che hanno richiesto un adattamento progettuale in corsa.
Il primo cambiamento ha riguardato la decisione di migliorare il livello della certificazione Leed, passando dal livello gold al livello platinum. Decisione che ha comportato una revisione nella scelta di materiali e prodotti, allo scopo di guadagnare il punteggio necessario a scalare il livello del protocollo Leed.
Il secondo cambiamento è stato più complesso da gestire. «Philips - spiega Matildi - ha fatto il contratto di affitto con Coima quando era un’unica società. Poi però si è scissa in due società distinte, Royal Philips e Philips Lighting. Il progetto ha pertanto dovuto adattarsi in corsa per tenere conto di questa novità, trovando il modo di adottare tutti gli accorgimenti per ridefinire gli sazi condivisi, che non dovevano più essere condivisi».
L’impegno è stato coronato dal lieto fine: «Il 12 marzo gli spazi sono stati occupati per la prima volta e tutti sono rimasti soddisfatti», conclude il project manager.

I crediti del progetto
Luogo: Milano, viale Sarca 235
Committente: Philips
Anno: 2015/2017 progettazione, 2017/2018 realizzazione
Programma: terziario, direzionale
Progetto architettonico dell'edificio: Scandurra Studio Architettura
Technical Due Diligence: Turner & Townsend
Project management: MATILDI+PARTNERS
Cost Management: Turner & Townsend
Interior design e direzione lavori: RBSGROUP Italia srl
Prevenzione incendi: Luraschi & Associati – Milano
Progetto impianti meccanici: Impro srl
Progetto impianti elettrici: EL engineering services srl
General contractor: Il prisma
Area di intervento: 7.000 mq

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