Progettazione

Decreto dignità in Gazzetta, addio allo split payment per i professionisti, dal 14 luglio

di R.Q.

È durata appena un anno l’applicazione dello split payment ai professionisti che era stata introdotta dalla manovrina della primavera dello scorso anno. Il decreto estivo opera un dietrofront mettendo nero su bianco che l’esclusione dal meccanismo della scissione dei pagamenti (in pratica i soggetti obbligati che acquistano le prestazioni professionali poi erogano il compenso al netto dell’Iva che provvedono a versare direttamente all’Erario) riguarda i compensi assoggettabili alla ritenuta alla fonte sul reddito ma anche a titolo di acconto.

Le operazioni dopo l’entrata in vigore

L’esclusione dei professionisti dallo split payment scatterà per le operazioni per cui sarà emessa fattura dopo l’entrata in vigore del Dl 97/2018 (stabilita per il 14 bluglio).

IN SINTESI

Il dietrofront è arrivato dopo il pressing arrivato da Ordini e rappresentanti dei professionisti per superare lo split payment. Ora resta da capire se si arriverà a un superamento tout court del meccanismo, come da tempo richiedono le imprese proprio per gli effetti negativi in termini di liquidità. Anche in considerazione del fatto che con il debutto dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati a partire dal 2019 l’amministrazione finanziaria potrà disporre in tempo reale di tutte le operazioni che verranno fatturate

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