Progettazione

In Francia in arrivo la nuova edizione del concorso per rigenerare Parigi

di Mariagrazia Barletta

Vicina al lancio la seconda edizione della call Inventons la metropole du Grand Paris. Parigi e i comuni del suo hinterland si preparano a replicare il maxi-concorso che a febbraio 2016 fu bandito dalla Préfecture Paris et Île-de-France, dalla Mètropole du Grand Paris (ente di cooperazione intercomunale che mette insieme 131 comuni, Parigi compresa) e dalla Société du Grand Paris (incaricata della realizzazione del Grand Paris Express) per rivitalizzare oltre 50 siti dell'area metropolitana. Esperienza che si è conclusa lo scorso 18 ottobre (tra i progettisti vincitori: Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue, Antonio Virga e Mirco Tardio). Questa volta saranno 43 i siti da reinventare. A svelarli è stato Patrick Ollier, presidente della Métropole du Grand Paris, giovedì 15 marzo, in una conferenza organizzata a Cannes nell'ambito del Mipim, l'evento internazionale annuale dedicato al settore immobiliare. La lista, però, non è definitiva: ulteriori ricognizioni nei luoghi, da parte degli organizzatori, potrebbero generare qualche modifica. Stilato l'elenco conclusivo, a maggio dovrebbe partire il concorso.

Per ora ci sono trenta città coinvolte, compresa Parigi che candida due siti nei pressi del cosiddetto «péripherique», il boulevard a forma di anello che cinge la città. Terreni incolti, spazi al centro delle città, luoghi inseriti all'interno di eco-quartieri o di parchi tecnologici, complessi sportivi, terreni in aree in via di sviluppo: i luoghi appartengono alle più svariate tipologie. Non mancano edifici di grande pregio. Tra questi la stazione Lisch a Asnières-sur-Seine, una struttura in mattoni e carpenteria metallica realizzata per l'Esposizione universale di Parigi del 1878. Era ai piedi della torre Eiffel, poi fu smontata e portata ad Asnières, dove diventò la stazione capolinea della linea elettrica che partiva da Parigi-Saint-Lazare. Tra i luoghi candidati c'è anche un ospedale in disuso a Corbeil-Essonnes. È coinvolto nella call anche il futuro eco-quartiere «Arsenal» di Rueil-Malmaison, che prenderà il posto del polo dell'industria civile e militare, ex sede della Nato e della Renault.

E poi, il complesso sportivo dell'Île-de-Vannes (uno degli edifici è nella lista dei monumenti francesi) a Saint-Ouen. Si tratta di una cittadella dello sport coinvolta nei programmi dei giochi olimpici del 2024. Due i siti candidati dallo Stato: la scuola di architettura di Nanterre, un edificio sperimentale di grande pregio, realizzato nei primi anni Settanta e oggi in stato di abbandono; e la scuola cosiddetta "de plein air" a Suresnes, nata nel 1935 per unire istruzione e cura a favore di bambini dalla salute cagionevole.
Il modello, ormai diffusamente riconosciuto come best practice, resta quello di Réinventer Paris, la call lanciata dalla Capitale francese a fine 2014, poi replicato con numerose altre iniziative, tra le ultime, Reinventing cities che coinvolge 18 città del globo, compresa Milano (la call chiude il 4 maggio), che partecipa con il mercato alimentare di viale Monza, le scuderie de Montel, un vuoto urbano in viale Doria, lo scalo ferroviario Greco-Breda e con un terreno nei pressi dello scalo di Porta Romana.

La seconda edizione di Inventons la metropole du Grand Paris, come la precedente, prende le mosse dall'individuazione del patrimonio immobiliare e di terreni da cedere agli investitori che, insieme ai progettisti, sapranno proporre le soluzioni più vantaggiose per le comunità interessate. Ricavare il massimo beneficio pubblico dall'intervento privato, in termini di nuovi usi, di servizi di interesse collettivo, di sviluppo, di nuova occupazione, e attrarre attori locali per radicare i progetti nel territorio, sono degli alcuni obiettivi. Si tratta di avanzare proposte progettuali, insieme ad un'offerta per l'acquisizione dei siti. Una volta vinta la call e acquisiti gli immobili o i terreni da edificare, sono i privati a realizzare i progetti. Durante il Mipim è stato anche anticipato il calendario del concorso. A luglio 2018 dovrebbe concludersi la fase di candidatura. Scelti i finalisti, ad ottobre inizierà la seconda fase che dovrebbe chiudersi a febbraio 2019. I vincitori sono attesi per maggio del prossimo anno.

La lista dei 43 siti oggetto della nuova edizione del concorso Inventons la metropole du Grand Paris

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