Progettazione

Mecenati a Bergamo, Vitali Spa completa la riqualificazione dell'Accademia Carrara

di Massimo Frontera

Un intervento di riqualificazione, restauro e allestimento interno che consentirà all'Accademia Carrara di Bergamo di ampliare la superficie da destinare a mostre temporanee. L'intervento - che sarà avviato a breve del costo complessivo di oltre 1,1 milioni di euro - è stato offerto dall'impresa Vitali, incoraggiata anche dalla detrazione fiscale regolamentata dall'art bonus.
«L'intervento non è ancora stato avviato ma lo sarà a breve - racconta l'architetto Attilio Gobbi che ha progettato l'intervento e lo seguirà anche nel ruolo di direttore dei lavori». Anche se si tratta di una porzione minoritaria del complesso dell'Accademia di Carrara - l'ala destra dell'edificio di circa 600 mq correntemente chiamata "barchessa" - l'intervento è particolarmente importante. «Prima di tutto - racconta Gobbi - perché viene finalmente completato il restauro dell'intero complesso». Il grande restauro dell'Accademia - infatti - completato nell'aprile 2015 aveva lasciato fuori proprio la "barchessa" a causa dell'esaurimento dei fondi. Il restauro terminato nel 2015 era stato progettato sempre da Attilio Gobbi. Questa "appendice", ne rappresenta di fatto il proseguimento e completamento. «Per continuità con quel lavoro, e per fare in modo che ci fosse una unitarietà di risultato tra la barchessa e il resto del museo - spiega Gobbi - la scelta del progettista è caduta sul sottoscritto».

L'intervento è importante anche per un secondo motivo, che si può comprendere considerando la storia dell'edificio. Prima di assumere l'attuale funzione di Museo e Pinacoteca, l'Accademia Carrara era soprattutto una scuola d'arte, voluta dal conte Giacomo Carrara il quale alla fine del Settecento aveva anche cominciato a raccogliere le attualmente opere esposte. Opere che sono poi cresciute di numero nei successivi 200 anni, grazie e lasciti e donazioni. Il restauro del 2015 ha definitivamente riconvertito l'Accademia nell'attuale complesso espositivo, mentre, come si diceva, nella "barchessa" sono rimaste le vecchie aule dell'Accademia, dismesse da tempo. «I nuovi spazi che saranno realizzati - spiega sempre Gobbi - saranno utilizzati per le esposizioni temporanee, in parte alimentate dalle tante opere conservate nei caveaux, che in realtà sono poi la maggioranza, e in parte alimentate da prestiti di altri musei». L'ampliamento della superficie espositiva consentirà all'istituto di far conoscere non solo i capolavori esposti nelle varie sale, ma anche le circa 1.900 opere finora conservate nei sotterranei che ora potranno, a rotazione, essere offerte al pubblico, sia pure in modo temporaneo. I nuovi spazi saranno utilizzati anche per ospitare conferenze e riunioni. Più precisamente, il piano terra sarà attrezzato per ospitare opere in prestito e piccole esposizioni. Il primo piano invece, anche grazie alla luce naturale che filtra dai lucernai, sarà adibito ad allestimenti temporanei e iniziative culturali. Oltre al rifacimento di intonaci e impianti, il progetto prevede la realizzazione di una nuova scala di collegamento tra i due piani.

«Il tempo stimato per completare l'intervento - informa sempre Gobbi - è di sei mesi, ma, se non ci saranno sorprese, da non escludere con gli edifici storici, sarà possibile chiudere anche prima». Peraltro, l'Accademia di Carrara si affaccia sull'omonima piazza inaugurata a dicembre scorso e il cui restyling è frutto di un concorso promosso dal Comune è stato vinto dallo studio Hut Creative con base a Firenze.

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