Progettazione

Waterfront di Catania, maxi-concorso internazionale in arrivo (con polemiche)

di Massimo Frontera

Sta per essere pubblicato a giorni, e sarà uno dei concorsi di idee di maggior rilievo del 2018. Uno dei concorsi di maggior rilievo, ma anche uno dei più chiacchierati. Stiamo parlando del concorso internazionale di idee per il waterfront di Catania, che il sindaco della città, Ezo Bianco, ha presentato ufficialmente il 18 gennaio scorso. L'avviso è già uscito per estratto sulla Gazzetta europea del 27 gennaio scorso (anche se erroneamente indicato come "esito di aggiudicazione" e non "bando").
I documenti di gara - incluso lo schema di bando - sono già disponibili sul sito del Comune (a questo link), ma il conto alla rovescia dei 30 giorni entro cui comunicare la partecipazione scatteranno - assicurano i tecnici del Urbanistica del Comune di Catania - dalla pubblicazione sulla «Gazzetta Siciliana». Pubblicazione che, come si diceva, è attesa per venerdì prossimo 2 febbraio. Se la data di pubblicazione sarà rispettata, la prima scadenza per la partecipazione sarà il 5 marzo prossimo.
Prima ancora però che la procedura sia partita, sono invece già partite le polemiche.

Il concorso di idee
La competizione riguarda più precisamente la selezione di idee per un masterplan sulla "riqualificazione degli ambiti urbani di interazione della città con porto e ferrovia". Si tratta di un concorso aperto in due fasi. Nella prima fase la selezione avverrà sui curricula, per individuare sette finalisti da ammettere alla seconda fase. Nella seconda fase si richiede la presentazione di una «"idea metodologica", architettonico-urbanistico (masterplan)».
Il quadro economico del concorso è di 180mila euro, di cui 130mila euro di montepremi, a titolo di rimborso spese. Al primo classificato vanno 100mila euro, al secondo 20mila e al terzo 10mila euro. Il nomi dei componenti della commissione giudicatrice (la stessa per la prima e per la seconda fase) non sono stati resi noti.

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I requisiti di partecipazione
Tra i vari requisiti richiesti per la partecipazione, si chiede anche di aver «espletato singolarmente o in gruppo, negli ultimi 10 anni antecedenti alla data di pubblicazione del bando, almeno 3 (tre) servizi di progettazione urbanistica attinente al tema del concorso a bando (piani particolareggiati che come oggetto hanno la riqualificazione del territorio, piani di riqualificazione urbana, di rigenerazione urbana, progettazione definitiva od esecutiva di ambiti territoriali che interessano aree ampie di città da riqualificare, rigenerare». «Oggettivamente - si legge ancora nel bando (al punto 6.2.2) per l'individuazione del requisito di idoneità professionale, sarà quindi necessario aver svolto almeno 3 (tre) progettazioni urbanistico/architettoniche di tipo generale o attuativo, definitivo od esecutivo, per una città con popolazione non inferiore a 100.000 abitanti. Dei 3 (tre) progetti richiesti almeno uno deve riguardare la riqualificazione, definizione di waterfront, anche di città straniere. Saranno privilegiati i progetti che hanno avuto riconoscimenti nazionali ed internazionali comprovati dalla idonea documentazione che ne certifica le menzioni e/o i premi». Infine il bando sottolinea a chiare lettere che «i progetti di singoli edifici architettonici, con affaccio sul mare, non costituiscono progetti di waterfront, pertanto non saranno considerati credenziali curriculari per la preselezione». Infine, si aggiunge che «non sono richiesti requisiti economici relativi al fatturato prodotto».

Gli architetti di Catania: requisiti troppo severi
Giovedì 1 febbraio - cioè il giorno prima della prevista pubblicazione del bando sulla gazzetta siciliana - gli architetti della provincia di Catania diranno la loro sulla competizione. Durante l'incontro, che si svolgerà nella sede dell'ordine, si legge in una nota degli architetti, «oltre a esprimere pubblicamente la posizione dell'Ordine e dell'Amministrazione, sarà l'occasione per accogliere i contributi e le osservazioni dei colleghi e professionisti presenti».
Ma qual è la posizione dell'ordine?
«Secondo noi - dice il presidente Alessandro Amaro - un bando internazionale di idee così importante limita eccessivamente la partecipazione dei professionisti perché i requisiti richiesti sono molto severi. Anche se il bando è stato scritto nulla toglie che l'amministrazione, se vuole, non li possa rettificare o ritirare e ripresentare. Aspettiamo questo incontro di giovedì con l'amministrazione comunale per verificare la disponibilità dell'amministrazione in questo senso». Ma quali requisiti in particolare? «Anche se non viene richiesto un fatturato - risponde Amaro - i tre requisiti sulla progettazione, in particolare quello che chiede di aver progettato un waterfront. Non sono molti in Italia gli studi che possono ritrovarsi in questi requisiti, forse in Sicilia non ce n'è neanche uno». «Con l'amministrazione vogliamo capire se si potrà realizzare un concorso di idee o se invece si farà un concorso di curriculum».

Bohigas e il waterfront di Catania
Nel 2006 l'amministrazione cittadina affidò agli architetti catalani Bohigas e Martorell un ampio progetto di recupero e riqualificazione del lungomare di Catania, di cui lo studio sviluppò in particolare una parte. «L'incarico a Bohigas di allora è escluso dal periodo di riferimento per i requisiti richiesti ai professionisti», sottolineano i tecnici del comune responsabili della procedura del concorso in risposta a chi mette in relazione le due iniziative. Spiegazione che non scoraggia chi ha già promesso di richiamare l'attenzione dei magistrati contabili sull'iniziativa del comune. A dirlo è l'ex direttore generale del comune di Catania, Tuccio D'Urso, che sulla sua pagina facebook annuncia che presenterà un esposto alla Corte dei Conti, sostenendo che il «Comune ha un progetto generale con tanto di plastico commissionato e pagato a Bohigas per il tratto stazione Ognina, un progetto definitivo per il tratto Europa Ognina frutto della gara di project finance per la quale è stata costretta a pagare oltre un milione alla società vincitrice e un progetto preliminare redatto a seguito di gara per il tratto faro Biscari Stazione».

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