Progettazione

È firmata Franciosini la nuova scuola (con la nuova piazza) per Ariano Irpino

di Mariagrazia Barletta

Sfrutta appieno l'occasione del concorso, Ariano Irpino, cittadina in provincia di Avellino, e lo fa con l'obiettivo di rafforzare le vocazioni del territorio, riqualificare lo spazio urbano e intercettare la domanda di cultura e tempo libero proveniente dai cittadini. Il tutto partendo dal progetto di una scuola. Alla richiesta di idee, precisa e ambiziosa, lanciata con bando internazionale lo scorso giugno dal Comune, corrisponde una risposta di qualità. È il gruppo guidato da Luigi Franciosini, architetto e docente di progettazione architettonica e urbana alla facoltà di Architettura di Roma Tre, ad aggiudicarsi il concorso internazionale per un polo scolastico alberghiero e agroalimentare da realizzare nel centro storico della cittadina irpina.

A valutare i progetti (128 nella prima fase e 10 nella seconda) è stata una giuria di alto profilo, presieduta da Alberto Ferlenga, della quale hanno fatto parte Francesco Dal Co, Mauro Galantino, come esperti rispettivamente in storia dell'architettura e in progettazione innovativa e sostenibile, e Angela Garcia de Paredes de Falla e Maria Teresa Ciprano, esperte rispettivamente in progettazione impiantistica e strutturale e in pedagogia.
Ad Ariano Irpino, la scuola, inserita in una visione ad ampio raggio, diventa occasione di rigenerazione. Con il nuovo polo il Comune intende, innanzitutto, rafforzare le vocazioni del territorio, formando professionisti che sappiano valorizzare ed incentivare il turismo enogastronomico. Al contempo la scuola diventa un'occasione per creare una nuova centralità urbana, una piazza attrattiva, uno spazio pubblico a servizio della collettività. Infine, il concetto della scuola come civic center, aperta al territorio, diffusamente accolto dai più recenti progetti di edilizia scolastica, è uno dei perni attorno a cui ruota l'iniziativa irpina. Ottenere il massimo beneficio per la collettività da un edificio pubblico significa, in questo caso, non solo proporre spazi di qualità per gli allievi, ma anche attività di formazione, culturali, ricreative e luoghi di aggregazione per i cittadini.

Così, la proposta del team di Franciosini (vincitore anche di uno dei 51 concorsi per nuove scuole) guarda con interesse alla tradizione della piazza italiana e in particolare a quegli invasi che, dominando per posizione altimetrica, lasciano aperti degli squarci lungo il loro perimetro, luoghi privilegiati dai quali osservare il paesaggio. Il polo scolastico di Ariano Irpino prenderà il posto di un hotel, la cui demolizione si è conclusa lo scorso febbraio, e con la sua forma andrà a conformare l'invaso della piazza antistante, dominante la vallata. Diventata col tempo uno slargo privo di identità, con il progetto la piazza assume un nuovo significato. Da una parte si crea uno spazio pubblico, regolare, dall'altra il nuovo volume si apre generando un belvedere.

Insistendo l'area di progetto su un pendio, i progettisti hanno pensato ad un edificio-basamento che con i suoi tre piani va a colmare il dislivello esistente tra la piazza antistante e la strada che corre più in basso. Al di sopra del basamento, a partire dal livello della piazza, si ergono due volumi, ossia due palazzi con interposta la terrazza belvedere. In questo modo la massa si scompone e la scala si riduce, nel rispetto delle dimensioni che caratterizzano l'edificato. Lo scambio con la città viene privilegiato collocando le funzioni collettive all'interno del basamento, mentre nei due volumi sovrastanti, dove è possibile ricavare ambienti ben areati e illuminati, troveranno spazio le attività didattiche, compresi i laboratori. In definitiva, la strategia distributiva punta ad incentivare, negli orari extrascolastici, l'uso dei servizi collettivi da parte della comunità. Sulla piazza un secondo atrio di ingresso conduce alla sala per conferenze, alla biblioteca, al bar-ristorante didattico, intensificando lo scambio tra spazio urbano e scuola.

Il basamento-platea, di tre piani, è in calcestruzzo armato ed è scandito da setti paralleli configurati ad arco, mentre i due volumi in elevazione sono sostenuti da una struttura a telaio in legno lamellare e da solai in X-Lam, sostenuti dalla struttura del basamento. Una concezione strutturale pensata per garantire la massima sicurezza anche in caso di eventi sismici di carattere eccezionale (non è superfluo ricordare il terremoto del 1980) e che prevede l'utilizzo di isolatori sismici.
Il progetto conta su un budget di 11,4 milioni, reperiti grazie ad un accordo che il Comune ha siglato con la Provincia. La somma complessiva destinata al nuovo polo è di 12 milioni, di cui 600mila euro sono stati impiegati per demolire l'hotel. Nel giro di una anno si prevede di iniziare i lavori.

I principali dati del concorso e dei progetti classificati ai primi tre posti
Lancio del bando: giugno 2017
Approvazione della graduatoria finale: 30 novembre
Vincitore: Luigi Franciosini (capogruppo) con Cristina Casadei, Bernardo Taliani De Marchio, Alessandra Ciacciofera, Ludovico Grantaliano, Fabrizio Finucci, Alessandra Carlini, Camillo Nuti, Bruno Briseghella, Laura Cavalera, Alessandro Vittorio Bergami, Maurizio Follesa, Adolfo F. L. Baratta, Laura Calcagnini, Antonio Magarò, Alessandro Guglielmotti, Stefano Schietroma, Fabrizio Amadei, Raffaele Vincenzo Graziano.
Al secondo posto: Fabrizio Rossi Prodi (capogruppo) con Gilberto Sarti, Giuseppe Colucci, Emanuele Ciantelli, Riccardo Simi, Francesca Franchi, Maria Paola Pietropaolo, Emiliano Diotaiuti, Giorgio Guerrini, Giulio Colucci, Andrea Guidi.
Terzo posto: Giuseppe Diana.

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