Progettazione

Stadio della Roma, sui trasporti interviene il governo

di Massimo Frontera

Il governo interviene sul nuovo stadio della Roma, recuperando il ponte di Traiano, cioè l'infrastruttura stradale cancellata nella seconda versione del progetto, ma necessaria - come emerso anche nella conferenza di servizi proseguita per tutta la giornata di ieri - a gestire adeguatamente l'accesso e il deflusso veicolare al nuovo quartiere che nascerà a Tor di Valle, soprattutto nei giorni delle partite. È stata una telefonata ieri tra il ministro dello Sport Luca Lotti e il ministro dei Trasporti Graziano Delrio a trovare la via d'uscita dalla situazione di stallo, con l'impegno a trovare una soluzione per finanziare il ponte. Parlando al telefono i due ministri hanno preso atto della volontà della Regione Lazio di andare avanti sul progetto valutato positivamente da tutte le amministrazioni rappresentate in conferenza di servizi (sia pure con una lunga lista di prescrizioni). Hanno anche preso atto che non ci sono interventi di viabilità di competenza comunale in grado di risolvere il problema.

E hanno quindi concordato di trovare una soluzione. L'iniziativa del governo è volta a rimuovere uno degli ostacoli più grossi all'attuazione del progetto. D'altra parte, anche se il ponte di Traiano era formalmente uscito dal progetto e dai pareri chiesti alle amministrazioni, si studiava il modo di recuperarlo, anche con oneri pubblici (come anticipato sul Sole-24 Ore di ieri). Sulle interconnessioni viarie, ieri ha preso corpo anche l'idea di firmare un protocollo per individuare soluzioni anche «non contestuali» al progetto stadio.Le novità danno sostanza all'«ottimismo sulla conclusione positiva della conferenza di servizi» espresso dall'assessore regionale all'Urbanistica, Michele Civita, alla fine della conferenza di servizi, che ha annunciato l'aggiornamento dei lavori alla prossima settimana. Ottimista anche la società sportiva AS Roma. Nel sottolineare che tutti i pareri espressi in conferenza sono positivi, la società sportiva fa sapere di essere fiduciosa e confidente di arrivare la prossima settimana all'esito finale.

L'accordo politico sul ripescaggio del Ponte di Traiano non sgombra tuttavia il campo dagli altri nodi emersi nella discussione di ieri. Uno è quello degli interventi necessari a rendere l'area idonea a ospitare il nuovo quartiere abbassando il rischio idrogeologico dall'attuale livello R4 al livello R1. Vengono confermate le numerose prescrizioni indicate dall'Ambiente. L'altro nodo da sciogliere è quello della mobilità. Anche la ferrovia Roma-Lido - è vittima del ridimensionamento delle cubature e quindi del contributo del promotore privato. Le risorse attualmente disponibili - circa 45 milioni - sono giudicate inadeguate a intervenire sul potenziamento della stazione ferroviaria di Tor di Valle e sull'acquisto dei nuovi treni necessari. La soluzione guarda ai 180 milioni di fondi Mit nel Patto per il Lazio che la Regione dovrà mettere a bando prossimamente.

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