Progettazione

A Torino pronto il nuovo edificio «alternativo» firmato Camagna-Marcante-Testa

di Francesca Oddo

Per le vie del centro di Torino c'è un nuovo edificio residenziale che colpisce per un linguaggio alternativo rispetto a quello del contesto nel quale si trova, costituito da fabbricati di inizio-metà Novecento e interventi recenti. Non perché sia eccentrico o autoreferenziale, quanto per la sua capacità di introdurre segni di una contemporaneità ricercata e allo stesso tempo di inserirsi con garbo ed eleganza in una trama urbana e architettonica consolidata. Realizzato da Valter Camagna, Andrea Marcante e Adelaide Testa per conto di Enrica ed Enzo Rolle (imprenditori nel settore immobiliare), con una superficie di 1.000 metri quadrati su quattro piani fuori terra per undici unità abitative, l'edificio completa un lotto ad angolo precedentemente occupato da bassi fabbricati in disuso.

In prima battuta, osservandolo da fuori, il manufatto si distingue per il suo rivestimento in travertino rosso e marmo arabescato a losanghe. Il disegno, la tessitura, le componenti cromatiche, la cura dei dettagli della superficie rendono le facciate vibranti, dotate di una personalità di indubbio spessore compositivo, di alta qualità progettuale. Tutto questo però non rimane un semplice, per quanto ottimamente eseguito, esercizio stilistico, tutt'altro. Quanto si racconta all'esterno, infatti, è la proiezione di precise scelte funzionali adottate per la realizzazione degli interni. L'edificio, come spiegano gli architetti «si articola come un paesaggio costruito, fatto di volumi ed elementi decorativi non applicati indistintamente sulle superfici, bensì corrispondenti ad un preciso programma funzionale e simbolico».
Il rapporto fra pieni e vuoti, poi, esprime la volontà di creare un processo di interazione e di dialogo con l'esterno, con il paesaggio urbano. Ciascuno degli appartamenti è dotato di spazi esterni privati: attraverso una teoria di giardini, logge e terrazzi lo spazio dell'architettura dialoga con l'ambiente della città in un rapporto osmotico che porta la dimensioni domestica a proiettarsi verso quella urbana e viceversa. «Gli spazi intermedi come le logge, le finestre, i pieni e i vuoti dell'edificio sono la proiezione di una configurazione degli spazi interni che acquistano una valenza urbana. Le finestre, le aperture, le strutture non sono semplici barriere tra un dentro e un fuori, ma strumenti di acquisizione dello spazio», spiegano i progettisti.

Le unità immobiliari dell'edificio, terminato all'inizio del 2017, già da qualche mese sono state vendute tutte. Potere della qualità dell'architettura, visto che il mercato immobiliare a Torino, e non solo, non si è ancora ripreso. Nel frattempo Andrea Marcante e Adelaide Testa stanno realizzando diversi altri progetti residenziali in Italia e all'estero, oltre a lavorare con l'amministrazione pubblica sul programma "Liberamensa" all'interno della casa circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino. In ultimazione è inoltre la ristrutturazione interna di un importante edificio a Venezia destinato ad appartamenti e a uffici.

I crediti del progetto
Committenti: Enrica ed Enzo Rolle
Progetto architettonico: Valter Camagna, Andrea Marcante
Progetto interni: Valter Camagna, Andrea Marcante, Adelaide Testa
Collaboratori: Nicola Bartoccelli, Mauro Camagna, Marco Colaiacomo, Eirini Giannakopoulou, Giada Mazzero, Hyemin Ro
Impresa: Bispen costruzioni (Torino)
Superficie: 1.000 mq
Anno: 2017

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