Progettazione

Al centro eventi di Verbania firmato Arroyo-Cook il premio International architecture del Chicago Athenaeum

di Mariagrazia Barletta

Il centro eventi «Il Maggiore» di Verbania è tra le architetture eccellenti secondo il Chicago Athenaeum, il museo statunitense del design e dell'architettura che ha come mission l'educazione alla buona progettazione. Obiettivo che guarda a tutte le scale del design: dal «cucchiaio alla città». Il complesso con funzione di teatro e centro polifunzionale in riva al Lago Maggiore - concepito da Salvador Perez Arroyo con il londinese Peter Chester Cook e un ampio gruppo di progettisti italiani – è tra i 75 progetti vincitori dell'International architecture award. Il Chicago Athenaeum, museo indipendente con basi operative negli Usa (tra cui Chicago e Galena) e in Europa, bandisce il premio dal 2004, in collaborazione con l'European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies, istituzione con sedi a Dublino e ad Atene, che ha tra i suoi obiettivi quello di aiutare i professionisti del design e dell'architettura ad esprimere idee ad impatto positivo sulla vita dell'uomo e sull'ambiente costruito.

Il premio è stato istituito con l'intento di riconoscere l'eccellenza nella progettazione, di offrire una panoramica sull'architettura e l'urbanistica mondiali, e capire che direzione la cultura del progetto e i nuovi processi stanno imboccando. Uno sguardo sui progetti realizzati e non costruiti, sparsi per il globo, che si allarga anche a interventi di recupero, di restauro e a progetti di architettura del paesaggio.
L'architettura-scultura voluta dal comune di Verbania (terminata a dicembre 2015), ben riconoscibile con i suoi grandi volumi sinuosi ispirati alla forma dei sassi, è stata scelta tra centinaia di candidature provenienti da Europa, Asia, Medio Oriente, Australia e America. Dalle candidature si arrivati poi a definire una shortlist di 300 nomi, con partecipanti di tutto rispetto, tra i quali figurano nomi come Skidmore, Owings & Merrill, Rogers Stirk Harbour + Partners, Steven Holl Architects, Sanaa, Morphosis Architects, Vo Trong Nghia Architects, Grimshaw, solo per citarne alcuni. Un'ulteriore selezione ha portato alla scelta dei 75 vincitori. Il centro eventi «Il Maggiore» - unica opera italiana premiata tra le 75 vincitrici – ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nella categoria «Musei e centri culturali».

«Siamo contenti che ci sia almeno un progetto italiano tra quelli di architettura contemporanea premiati. È stato un lavoro lungo, ma almeno è stato riconosciuto» commenta Federico Bargone, co-fondatore dello studio S. B. Arch. Bargone, che conta più soci (gli architetti Francesco Bartolucci, Gianluca Pelizzi, Enrico Auletta e il geometra Massimo Baldini) e che ha lavorato con Arroyo al progetto di Verbania (Gruppo Stones).
L'8 settembre, ad Atene, ci sarà la cerimonia di premiazione e sarà aperta la mostra «The City And The World» in cui saranno esposti i progetti vincitori. Intanto, l'edizione 2018 del premio è aperta e per candidarsi c'è tempo fino al primo dicembre 2017.

I crediti del progetto
Committente: Comune di Verbania
Ideazione, progetto preliminare e definitivo (Gruppo Stones): Salvador Perez Arroyo, Madrid (capogruppo); Peter Chester Cook, Londra; S. B. Arch. Bargone Associati, Roma; Massimo Mariani, Perugia; Enrico Auletta, Salerno; Bianchini e Lusiardi Associati, Cremona; Alessandro Sandelewski, Milano; Garcia- BBM, Madrid; Anelinda Di Muzio, Roma; Flavia Brenci, Roma.
Consulenti: Paola Lanzara, Roma; Filippo Francesco Buzzanca, Roma; Smoking Production, Milano.
Progetto esecutivo (sviluppato nell'ambito dell'appalto integrato): Fabrizio Bianchetti, Omegna (VB); Giancarlo Marzorati, Sesto San Giovanni (MI); Stefano Rossi, Piacenza; Guido Davoglio, direttore Tecnico di Tekser srl, Milano; Fulvio Epifani, Arona (NO)

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