Progettazione

Concorsi di progettazione in Italia tra scarsa qualità, molti flop e pochi casi modello

di Mariagrazia Barletta

Da una parte i casi modello, dall'altra i grandi flop. Nel panorama dei concorsi di progettazione e di idee italiani le iniziative interessanti ci sono, ma sono merce rara. E anche tra i concorsi nati sotto i migliori auspici non mancano ostacoli, ritardi e fallimenti. Il concorso dovrebbe essere la modalità tipica per arrivare all'affidamento di incarichi di progettazione, ma in Italia questo non avviene. Soprattutto nel mezzo, tra i casi-modello, i grandi insuccessi e le poche procedure ben concepite, c'è la grande massa di concorsi di scarsa qualità.
Tanto che, se tra quelli banditi nell'arco di poco più di un anno, a partire da settembre 2015, si considerano solo quelli di importo superiore a 30mila euro (per importo si intende il corrispettivo fissato per eventuali incarichi o, in mancanza, il montepremi in palio), restano in piedi – escludendo le procedure non ancora concluse e quelle terminate da pochissimo, per cui non c'è da aspettarsi progressi – una quindicina di casi.

Li abbiamo presi come campione da indagare. Dovrebbero rappresentare le migliori procedure avviate nel periodo di riferimento, ma non tutte si confermano tali. In particolare, tra i concorsi aggiudicati nel 2016 (dunque da un bel po' di tempo) si trovano affidamenti di incarichi ai vincitori in 7 casi su 10.
Tra i 15 esempi pesano soprattutto i grandi flop. Archiviata l'idea di coprire l'Arena di Verona: il no al "tetto" è stato un punto fermo della campagna elettorale dell'attuale nuovo sindaco, Federico Sboarina. E poi c'è il concorso Blueprint, bandito dal Comune di Genova con la sua partecipata Spim, per la riqualificazione dell'ex Fiera, che, com'è noto, si è concluso senza vincitore.

Concorsi 2016: cantieri vicini per il parco di Prato e Cascina Merlata
Tornando ai dieci concorsi aggiudicati nel 2016, si conferma un caso-modello il concorso per la realizzazione del parco di 3 ettari a Prato, che prenderà il posto dell'ex ospedale Misericordia e Dolce. Lo studio Obr, diretto da Paolo Brescia e Tommaso Principi, e il paesaggista Michel Desvigne (proclamati vincitori lo scorso ottobre) hanno consegnato il definitivo.
«Questo è stato approvato e a settembre sarà consegnato l'esecutivo», ci dice l'assessore all'Urbanistica, Valerio Barberis. «Appena consegnato l'esecutivo –continua - partiremo subito con la gara per affidare i lavori». Contemporaneamente alla realizzazione del parco, ci spiega, sarà demolito l'ospedale (operazione di competenza dell'Asl).

Cantieri in vista anche a Milano, dove EuroMilano sta sviluppando il nuovo quartiere UpTown. Dal concorso, vinto a maggio 2016 dalla cordata guidata da RecchiEngineering, nasceranno 7 edifici residenziali, suddivisi in 2 lotti, il cui progetto architettonico è firmato da Scandurra Studio e Zanetti Design Architettura.
Il cantiere del primo (lotto R3), che comprende due edifici (in tutto 137 appartamenti) partirà a metà settembre, ci dicono da EuroMilano. Bene anche per il Comune di Parma che, dopo il concorso per la trasformazione dell'ex fabbrica Manzini in centro socio-culturale, per sviluppare il progetto, si è affidato a un team di giovanissimi (proclamati vincitori lo scorso novembre): Cristiana Catino e studio PlaC (Andrea Alessio, Ilaria Ariolfo e Davide Barreri). Come previsto dal bando, dopo il concorso i vincitori hanno ricevuto gli incarichi. «Mancano solo il definitivo e l'esecutivo relativi al secondo stralcio, che dovrebbero arrivare a settembre» racconta Ilaria Ariolfo. Il progetto, infatti, è stato diviso in due stralci, per un importo complessivo di 4,3 milioni, cofinanziato per circa 2 milioni dalla Regione Emilia Romagna e per circa 2,3 milioni dal Comune.

Progressi importanti anche per il concorso per la riqualificazione dell'area dell'ex mattatoio di Alassio (Savona), aggiudicato a giugno 2016 alla cordata dell'ingegnere Felice Dotti, che ha consegnato gli esecutivi. Oltre al recupero dell'ex mattatoio si prevede un piccolo intervento di social housing.
«Abbiamo consegnato il preliminare e si va avanti con la progettazione» ci dice Carlo Calderan (studio CeZ Calderan Zanovello Architetti) in riferimento al prosieguo del concorso, bandito dal Comune di Brunico (Bolzano), per la realizzazione di una scuola dell'infanzia nella frazione San Giorgio. Restando in Alto Adige, va avanti spedito il progetto per un nuovo distretto che nella città Bolzano unirà servizi sanitari (tra cui diversi ambulatori) e gli uffici del servizio di assistenza sociale. Gli incarichi di progettazione (fino all'esecutivo) sono stati affidati lo scorso marzo al raggruppamento guidato da Olivieri Office (vincitore del concorso con T&D Ingegneri Associati e Claudia Moncher), e si conta di appaltare i lavori nel 2018.

È giunto all'elaborazione del definitivo e sono arrivate le prime autorizzazioni per il nuovo quartier generale meneghino del Gruppo Cap, la società che gestisce il servizio idrico integrato dell'area metropolitana di Milano e di altre provincie lombarde. Al gruppo vincitore, guidato dallo studio Cleaa - Claudio Lucchin & architetti associati di Bolzano presto dovrebbe arrivare anche l'incarico per l'elaborazione dell'esecutivo, ci dicono dal Gruppo. Nessun incarico, invece, al raggruppamento guidato da Gamma Ingegneria, vincitore del concorso di progettazione per il risanamento conservativo ed ambientale dell'Arco naturale di Palinuro nel Comune di Centola (Salerno), bandito dall'Autorità di bacino. Ad informarci è lo stesso studio vincitore.

Si rilevano ritardi nel caso della ricostruzione di un'ala della sede della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, dopo l'aggiudicazione del concorso, a dicembre 2016, all'architetto Sossio De Vita. «La tempistica allungata - ci dice il presidente della stazione zoologica, Roberto Danovaro - è dovuta soprattutto ad alcuni passaggi resisi necessari, perché ciò che realizziamo deve essere concordato con la Soprintendenza». Si opera su un bene monumentale, inserito nella storica villa Comunale, di fronte al mare, per cui il tema appare delicato.
Poi l'ente di ricerca ha dovuto affrontare lavori di somma urgenza per la sua sede. Si attende ora la firma del contratto di affidamento della progettazione al vincitore.

Si va avanti per trasformare il complesso storico dell'ex Caserma Vittorio Veneto a Firenze in una struttura ricettiva dotata di spazi aperti alla città, dopo il concorso privato, bandito con l'obiettivo di individuare un concept urbanistico, vinto lo scorso settembre da Caire consorzio stabile. Il passaggio chiave è ora l'ottenimento della variante urbanistica, necessaria per attribuire al complesso una funzione turistico-ricettiva, che si prevede arrivi tra fine 2017 e inizi del 2018. Intanto a gestire il progetto di recupero è la Marzocco Investment & Development, società italiana della famiglia Lowenstein (proprietaria del complesso), sotto la guida dell'architetto Emanuela Benedetti.

Concorsi 2017: va avanti la riconversione dell'ex Ospedale San Gallo a Firenze
Tra i 5 concorsi del "campione", aggiudicati nel 2017, per fortuna non ci sono solo i due flop citati. Procede con decisione il progetto per la riconversione dell'ex Ospedale San Gallo a Firenze dopo l'aggiudicazione al team di Rossi Prodi Associati (avvenuta solo lo scorso 24 marzo) del concorso bandito da Cdp Investimenti Sgr. La Sgr ha incontrato l'amministrazione comunale per illustrare nel dettaglio i progetti finalisti e in particolare quello vincitore e per definire i contenuti formali della proposta di variante da presentare e l'iter approvativo della stessa.
Sono stati concordati con i progettisti vincitori i contenuti dell'incarico ed è stata avviata la progettazione urbanistica. È già iniziata anche l'attività di commercializzazione dell'immobile e di ricerca dei possibili gestori e acquirenti. Si prevede di completare la progettazione entro 4 mesi e di consegnare al Comune di Firenze la proposta di variante entro il 2018.

«Siamo in una fase totalmente preliminare in cui si stanno analizzando tutte le complicazioni logiche, naturali, di un progetto di questo tipo e di questa entità. C'è tutto un processo che stiamo portando avanti con il Comune per mandare avanti il progetto» ci dice Emanuele Genuizzi, proclamato lo scorso 4 febbraio, insieme al suo team, vincitore del concorso per la riqualificazione di piazza Castello e foro Buonaparte a Milano, ma, per ora, l'affidamento dell'incarico per lo sviluppo della progettazione non c'è.

Infine, per quanto riguarda il concorso di idee per la riqualificazione della città vecchia di Taranto, bandito da Invitalia, è stata realizzata una mostra dei progetti finalisti, in modo da farli conoscere alla cittadinanza. Ora le proposte devono essere concretamente trasformate dal Comune in strategie di rigenerazione.

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