Progettazione

La società romana 3Ti Progetti aumenta il fatturato a 25 milioni e cresce nelle classifiche internazionali

di Q.E.T.

Ricavi in crescita per la società romana di ingegneria 3Ti Progetti. Il valore della produzione del gruppo a fine 2016 ha superato infatti per la prima volta i 25 milioni di euro mentre l'utile netto è aumentato dell'11 per cento. Il fatturato, segnala la società, è realizzato ormai per oltre il 75% all'estero, e ciò ha consentito a 3Ti di essere presente per il terzo anno consecutivo nella speciale classifica Enr Top 225 International Design Firms, elaborata dalla rivista americana Enr - Engineering News Record della McGraw Hill, che ordina le prime 225 società di ingegneria mondiali sulla base del fatturato nel mercato internazionale. 3TI guadagna quest'anno ben nove posizioni nella classifica.

«Si tratta di risultati che ci inorgogliscono - commenta il presidente Alfredo Ingletti, presidente - e che premiano le strategie industriali, che negli ultimi anni hanno portato la società a guardare all'estero conquistando credibilità e gare».
Nata nel 1997 su iniziativa degli attuali tre soci fondatori –Giovanni Maria Cepparotti, Alfredo Ingletti e Stefano Luca Possati – ha focalizzato le proprie attenzioni sui progetti di grandi infrastrutture, prevalentemente riguardanti l'ambito dei trasporti, ancora oggi il "core business"della società. Oggi circa 300 professionisti garantiscono la capacità progettuale e produttiva della società, dividendosi tra la nuova sede di Roma e gli altri uffici internazionali.

In Italia 3TI nel 2016 si è aggiudicata, in partnership con la multinazionale cinese Cccc (uno dei principali operatori mondiali nel settore delle concessioni, in particolare portuali, con oltre 70 miliardi di euro di fatturato) la progettazione del nuovo porto off-shore di Venezia, che rappresenta il punto terminale dell'ambizioso progetto di collegamento tra la Cina e l'Europa denominato «One belt - One road», e che una volta realizzato sarà il più grande porto con queste caratteristiche al mondo.

«La nostra internazionalità – precisa Possati – è confermata dal nostro staff formato da professionisti provenienti da 18 paesi diversi che parlano 14 differenti lingue». La società ha poi scommesso da tempo sul Bim , che usa nei progetti più importanti. «Un'organizzazione che vuole presentarsi oltre i confini italiani – spiega Cepparotti – non può oggi prescindere dall'utilizzo del Bim che, tra l'altro, in alcuni casi viene espressamente richiesto dal committente, come nel caso del progetto delle stazioni della metropolitana di Doha, che rappresenta al momento il nostro più importante progetto».

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