Progettazione

Conto alla rovescia per l'apertura della stazione Av di Afragola firmata Zaha Hadid: a giugno i treni veloci

di Mariagrazia Barletta

È iniziato il countdown per la stazione dell'alta velocità di Napoli-Afragola disegnata dall'architetto anglo-iracheno Zaha Hadid. «L'apertura - fanno sapere da Fs - è confermata per i primi giorni di giugno». Il giorno esatto del taglio del nastro, aggiungono dallo staff dell'azienda, è ancora da definire. Ma, con l'inaugurazione, la grande stazione sarà operativa solo in parte: entreranno in funzione i treni veloci, ma restano da realizzare i collegamenti regionali su ferro; e poi ci sono ancora da appaltare le aree commerciali che animeranno gli interni dell'avveniristica architettura. Si corre per terminare il "guscio" sinuoso, che si sviluppa su 400 metri e che come un ponte scavalca il fascio di binari, collegando le aree attraversate dalla linea ferroviaria. Una sorta di architettura-promenade, dalle linee dinamiche che - si potrebbe dire parafrasando Marinetti - arricchisce il territorio di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. La maestosa struttura sorge a circa 3 chilometri a nord di Napoli, nel mezzo di un'area agricola, separata dalla vicina città di Afragola dall'autostrada del Sole.
Dopo il terminal crocieristico di Salerno, inaugurato ad aprile 2016, la stazione campana dell'alta velocità sarà la seconda opera di Zaha Hadid ad essere terminata in Italia dopo la sua morte (avvenuta il 31 marzo dello scorso anno). Seguirà, entro l'anno, lo «Storto», il grattacielo di proprietà del gruppo assicurativo Generali, ormai a buon punto nell'area «Tre Torri» di CityLife, il business district che ha preso forma a Milano.

La struttura dell'avveniristica stazione si alza di nove metri rispetto al piano dei binari per poi inclinarsi alle estremità. In copertura ci sarà una vetrata di oltre 5mila metri quadrati attrezzata con particolari pannelli, che controllano e diffondono la luce solare diretta e al tempo stesso recuperano energia. Le vetrate saranno "a filo" con il rivestimento in corian, dando vita ad un'unica superficie continua a tratti opaca e a tratti trasparente. Circa 36mila i metri cubi di calcestruzzo e quasi 1.200 le tonnellate di carpenterie metalliche utilizzati per racchiudere una superficie complessiva di 31mila metri quadri.
Insieme ai servizi connessi all'alta velocità entreranno in funzione anche i parcheggi, per ora in numero proporzionale al flusso di passeggeri legato a questa prima fase di attivazione della struttura.

Il progetto nasce nel 2003 da un concorso internazionale di progettazione, promosso da Ferrovie dello Stato, dove a giudicare i lavori c'era una giuria presieduta dall'architetto Oriol Bohigas. Poi la posa della prima pietra a luglio 2010, quando si prevedeva di concludere la prima fase dei lavori - che avrebbe reso la stazione utilizzabile dai viaggiatori - entro la fine del 2011. Il cantiere, travagliato, aveva subito battute di arresto per le difficoltà economiche-finanziarie delle imprese impegnate nella realizzazione dell'opera (prima la Saicam e poi la Dec). In ultimo, le attività di cantiere sono state riavviate nel marzo 2015 dall'Associazione temporanea di imprese (Ati) Astaldi-Nbi (l'appalto fu aggiudicato per un importo complessivo di circa 61,1 milioni di euro), da allora i lavori sono andati avanti secondo i tempi previsti. E, di tempo per vedere la stazione in piena operatività ne servirà altro. Come fermata intermedia del servizio a Av/Ac Roma - Napoli - Salerno, da giugno la nuova stazione di Napoli-Afragola potrà servire direttamente il territorio dell'hinterland napoletano, casertano e nolano, ma ricoprirà il ruolo di vero e proprio polo di interscambio - se tutto filerà secondo i programmi - tra cinque anni.

È prevista infatti per il 2022 la conclusione della seconda fase, che comprende il collegamento con l'asse ferroviario Alta capacità Napoli-Benevento-Bari e con la Circumvesuviana. Intanto un ulteriore passo avanti, in favore della piena operatività della stazione di Afragola, si è concluso lo scorso marzo con la gara per la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori della variante Napoli-Cancello, della nuova linea Napoli-Bari, aggiudicata da Italferr (società di ingegneria del Gruppo Fs Italiane) al Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) Salini Impregilo-Astaldi per un valore di 397 milioni di euro. La nuova linea, che faciliterà gli spostamenti da Bari verso Napoli e Roma, sarà connessa proprio alla nuova stazione Napoli Afragola e renderà operativo l'interscambio con la Circumvesuviana. Nel frattempo occorrono linee di collegamento su gomma per mettere in connessione la stazione con il suo contesto, come reclamato dallo stesso sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, durante un sopralluogo al cantiere dell'Av, circa tre mesi fa.

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